Diabete di tipo 2: la più giovane ha tre anni

 

Tre anni e una diagnosi che la rende la persona più giovane con diabete di tipo 2. A questa scoperta i medici sono arrivati dopo aver valutato alcuni sintomi tipici, come sete eccessiva e minzione frequente. Inoltre la bambina, proveniente da una famiglia di origini ispaniche del Texas, rientrava anche nel 5% dei bambini di tre anni affetti da obesità.

La famiglia non ha una storia di diabete e, nonostante esistano anche cause genetiche o concause scatenanti (come la sindrome dell’ovaio policistico), i medici sono stati abbastanza concordi nel ritenere – in questo specifico caso – le abitudini quotidiane e l’alimentazione come responsabili dell’insorgere della malattia.

La bambina è stata sotto stretto controllo medico, ha assunto un farmaco ipoglicemizzante orale per diabete di tipo 2 per sei mesi e l’intera famiglia attualmente sta ricevendo un sostegno per una corretta educazione alimentare: dalla scelta di cibi più sani fino alla buona abitudine di servirsi di porzioni più piccole. A oggi la bambina è riuscita a perdere il 25% del suo peso, con un rientro dei valori di glicemia nei limiti normali, potendo così interrompere la terapia farmacologica orale.

Michael Yafi, un endocrinologo pediatrico presso l’Università del Texas, ha dichiarato che lo screening precoce per il diabete nei bambini è utile per intervenire in tempo sulla malattia, riportando la glicemia entro i limiti ed evitando danni maggiori. «L’incidenza di diabete di tipo 2 è aumentata drammaticamente in tutto il mondo nei bambini, a causa dell’epidemia di obesità infantile». Lo stile di vita e l’alimentazione possono essere un aiuto per affrontare questa epidemia.

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