Senza un enzima che controlla acidi biliari e livelli degli ormoni steroidei i topi femmine non aumentano di peso, fattore di rischio di obesità e diabete.
Le funzioni degli ormoni steroidei e degli acidi biliari sono molteplici. Queste molecole vanno ad influenzare l’appetito, l’attività fisica e come il corpo conserva e consuma energia. Diversi studi sostengono il ruolo dell’estrogeno, un ormone sessuale, nella diminuzione dell’appetito delle donne durante l’attivazione del metabolismo e l’esercizio fisico. Gli acidi biliari, invece, sono fondamentali per la digestione dei grassi alimentari e per ottenere dal cibo grasso quante più calorie possibili. Nel nostro corpo è presente un enzima, la 5β-reduttasi, coinvolto sia nella produzione degli acidi biliari che nella eliminazione degli ormoni steroidei in eccesso. Agire su questo enzima, quindi, potrebbe influenzare l’appetito e l’accumulo di calorie in eccesso che portano nel tempo al rischio di sviluppare problemi metabolici come obesità e diabete.
In uno studio presentato alla Conferenza annuale della Society for Endocrinology ad Edimburgo, i ricercatori della Oxford University hanno confrontato gli effetti di una dieta ricca di grassi in topi senza la 5β-reduttasi, rispetto a topi di controllo in grado di produrre l’enzima. Dopo 30 settimane, il peso delle femmine di topo senza 5β-reduttasi era aumentato di quasi metà (15,8 grammi) rispetto all’aumento delle femmine in grado di produrre l’enzima (27,2grammi), mentre i topi maschi erano aumentati dello stesso peso indipendentemente dalla presenza o assenza dell’enzima. Le femmine senza 5β-reduttasi, inoltre, presentavano meno accumuli di grasso intorno a ovaie, organi vitali e sottocute, una maggiore sensibilità all’insulina e un migliore controllo della glicemia rispetto ai controlli che producevano l’enzima.
“I risultati di salute sesso-specifiche osservate nel nostro esperimento sono interessanti ma poco conosciute”, commenta Laura Gathercole autore dello studio. I prossimi passi del team di ricerca saranno verso l’identificazione dei meccanismi alla base del fenomeno osservato, che potrebbero fornire spunti per comprendere i diversi modi con cui maschi e femmine regolano energia e metabolismo. “Potrebbe essere che la mancanza di questo enzima chiave renda le femmine di topo meno in grado di ricavare energia dal cibo, consumare quindi più energia per il proprio metabolismo, o entrambe le cose allo stesso tempo. Modificare i livelli degli ormoni steroidei e degli acidi biliari ha implicazioni significative per la salute e la 5β-reduttasi potrebbe quindi diventare un importante potenziale bersaglio terapeutico nella malattia metabolica”.
Alessandra Gilardini