Esercizio in gravidanza? Fa bene al bimbo,specie se maschio

 

L’esercizio in gravidanza riduce peso corporeo, insulina e glucosio nei figli maschi, che avranno meno rischi di sviluppare il diabete di tipo 2 da adulti.

La condizione di sovrappeso e di obesità in gravidanza sono collegate a diverse situazioni di rischio per il bambino sia alla sua nascita che durante la sua crescita. L’obesità è associata ad un aumento dell’infiammazione del tessuto muscolare e grasso e può essere trasmessa al bambino durante la gravidanza. Nel bambino, a sua volta, l’infiammazione può interferire con il metabolismo del glucosio, la sensibilità all’insulina e il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.

È ormai noto che l’esercizio fisico migliora il controllo del glucosio e dell’insulina.  Un nuovo studio, pubblicato su PLoS ONE, dimostra che l’esercizio fisico fatto poco prima e durante la gravidanza riduce il rischio di disturbo metabolico nei bambini nati da donne con obesità, soprattutto se maschi.

Mukesh Raipuria e colleghi della  University of New South Wales (UNSW) di Sidney, in Australia, hanno osservato l’effetto dell’esercizio fisico nei ratti. Le femmine sono state alimentate con una dieta ricca di grassi, tra cui torte e biscotti, per sei settimane prima dell’accoppiamento e a seguire durante la gravidanza e l’allattamento. La metà delle ratte aveva accesso ad uno spazio in cui poter correre a partire da 10 giorni prima dell’accoppiamento e fino alla nascita della prole, mentre l’altra metà manteneva un ritmo sedentario. A 19 giorni dalla loro nascita, i piccoli ratti sono stati sottoposti ad un’analisi genetica  per la valutazione del metabolismo del glucosio e la presenza di infiammazione nel muscolo e nel grasso.

L’esercizio fisico materno nelle ratte obese ha migliorato in modo significativo la sensibilità all’insulina e il metabolismo del glucosio dei figli maschi, mentre più modesti sono stati gli effetti sulle figlie femmine. L’esercizio fisico ha aumentato l’espressione genica del trasportatore del glucosio di tipo 4 (GLUT4) e della proteina di differenziazione miogenica 1 (MYOD1) nei figli maschi  di ratte obese. Mentre GLUT4 migliora la sensibilità del tessuto grasso all’insulina, MYOD1 favorisce il corretto sviluppo del tessuto muscolare con il risultato di un miglior controllo del glucosio nei piccoli ratti. Al contrario, le stesse proteine nei figli di ratte obese e sedentarie è risultato diminuito, con un aumento del rischio di un disturbo metabolico. L’esercizio fisico svolto dalle ratte obese ha anche migliorato il peso corporeo della prole alla nascita.

“L’esercizio materno sembra diminuire il rischio metabolico indotto dall’obesità materna, limitando i depositi di grasso intorno all’addome nella prole, migliorando i loro livelli di  insulina e il metabolismo del glucosio durante la fase di allattamento”, commentano gli autori dello studio. “Quanto al motivo per cui i figli maschi sembrano beneficiare più delle femmine degli effetti positivi dell’esercizio fisico durante la gravidanza, questo è un mistero che speriamo di risolvere con ulteriori ricerche.”

Gli autori concludono che, anche  se lo studio è stato condotto sui ratti, i risultati sono un’utile aggiunta alle prove già esistenti che la dieta e l’esercizio fisico per le donne in gravidanza sono fattori importanti da considerare al fine di garantire la salute futura del loro bambino.

Alessandra Gilardini

Fonte: PLoS ONE