Glicemia birichina, per le donne

 

women-486826_1280Le differenze uomo-donna nel campo della salute sono sempre più evidenti ed è per questo che la medicina di genere ha sempre più voce in capitolo. Anche in malattie che non riguardano in modo specifico uno dei due sessi (patologie a carico dell’ovaio, della prostata ecc…). Il diabete, per esempio, colpisce uomini e donne indistintamente, ma sembra che tra i fattori di rischio, i valori della glicemia siano più critici per le donne. Mentre pressione, colesterolo e peso devono essere mantenuti nei range con lo stesso “dispendio” di fatiche sia per uomini sia per le donne, ecco che la glicemia è invece più birichina nel sesso femminile.

A dirlo è l’Associazione Medici Diabetologi, che ha stilato un quadro preciso e dettagliato nel recente Rapporto sulle differenze di genere.  Per costruirlo gli autori hanno analizzato i dati di 24 mila pazienti di 320 centri specialistici. «Le donne hanno una maggior variabilità nel compenso metabolico: la glicemia e l’emoglobina glicata (indicativa dell’andamento degli zuccheri nel sangue nell’arco di due-tre mesi) sono più spesso fuori limite» osserva Valeria Manicardi, coordinatrice del Gruppo Donna AMD. Il motivo risiede negli ormoni femminili. Ciclo mestruale, gravidanza e menopausa sono fasi della vita di una donna che comportano variazioni a livello di alcuni ormoni: siccome si tratta di un sistema di regolazione fine e complesso, spesso capita che abbia influenze sui valori di glucosio nel sangue.

A parità di azioni mediche e terapeutiche (o agendo su stili di vita) il 20% delle donne raggiunge l’obiettivo prefissato, mentre per gli uomini la percentuale si alza a 25. Per colmare questo divario di genere, ci si può affidare ai centri diabetologici e a un tipo di controllo differente. Una soluzione? Il microinfusore per esempio è in grado di simulare meglio l’attività del pancreas e il 26% delle donne con diabete riesce a raggiungere ottimi risultati nel controllo della glicemia.

Eleonora M. Viganò

Fonte: Io Donna