Seppure l’insorgenza del diabete di tipo I, la forma che si manifesta in età pediatrica o durante l’adolescenza, sia attribuita a una predisposizione genetica sono numerosi gli studi che indagano su una maggiore comprensione dei fattori di rischio alla base della patologia. Gli sforzi sono soprattutto direzionati nell’individuazione delle condizioni che possono influenzare lo sviluppo del sistema immunitario nel feto e, successivamente, nel neonato. Alcuni fattori esterni possono infatti ‘insegnare’ all’organismo a reagire contro determinati agenti e, nel caso del diabete di tipo I, indurre il corpo a reagire contro le cellule beta del pancreas interferendo con una normale produzione di insulina.
E’ al momento del parto che il neonato , per la prima volta, abbandona l’ambiente sterile dell’utero ed entra in contatto con batteri e microrganismi che possono influenzare il suo sistema immunitario. Una revisione sistematica svolta su 20 studi internazionali ha messo in luce la possibile relazione tra la modalità scelta per il parto, naturale o cesareo, e il rischio di manifestare diabete giovanile. In alcune indagini preliminari, in particolare, quello cesareo risulta essere maggiormente associato alla nascita di bambini diabetici, con un incremento fino al 20% dell’incidenza della malattia. Ciò lascia presupporre che il parto programmato possa essere un fattore di rischio per la malattia. Sono molte le ipotesi formulate dagli esperti per spiegare le basi di questa associazione ma sono necessari ulteriori studi per chiarirne il meccanismo.
Al momento, gli esperti trovano una giustificazione anche nei dati di incidenza nella popolazione, dove si assiste a una crescita del numero di bambini diabetici del 3,9% ogni anno, al passo con un aumento del 50% dei parti programmati negli ultimi vent’anni. Questa revisione, nonostante prenda in considerazione degli studi preliminari che necessitano di ulteriori approfondimenti, ha il pregio di mettere in luce l’importanza di fattori di rischio esterni per la manifestazione del diabete di tipo I che svolgono un ruolo cruciale nell’attivazione della malattia accanto alla predisposizione genetica.
Cinzia Pozzi
13 gennaio 2012 [FONTE: Diabetes]