Conosciuta come regolatore del ritmo sonno-veglia, la melatonina potrebbe essere efficace anche nell’approccio all’obesità riducendo la concentrazione di lipidi e zuccheri nel sangue. A sostenerlo è una ricerca del Dipartimento di Farmacologie e Neuroscienze dell’Università di Granada che ha studiato gli effetti di una sua somministrazione in topi obesi e, per giunta, diabetici.
I ricercatori hanno riscontrato che la melatonina agisce bene sulla dislipidemia, prospettando un miglioramento anche su altri parametri ad essa associati caratteristici della sindrome metabolica, come ipertensione arteriosa e, appunto, diabete di tipo 2. La sperimentazione è stata condotta su topi giovani di età, trattati con somministrazioni di melatonina per 6 settimane, lasciando presupporre una maggiore efficacia di questa sostanza nei soggetti più giovani. La melatonina viene prodotta all’interno del nostro organismo dalla ghiandola pineale ma esiste anche in natura e la si può trovare in alcuni alimenti come ciliegie, semi di girasole e piante aromatiche.
Le potenzialità della melatonina ora devono essere indagate anche sull’uomo, e potrebbero aprire la strada a un nuovo approccio terapeutico per chi soffre di sindrome metabolica.
Cinzia Pozzi
23 maggio 2012 [FONTE: Journal of Pineal Research]