Le donne di mezza età che soffrono di sindrome da ovaio policistico possono essere più soggette a manifestare diabete di tipo 2, con un rischio del 39% rispetto alla restante popolazione femminile. Il disturbo ormonale femminile, secondo i ricercatori italiani dell’Ospedale Sant’Orsola-Malpighi di Bologna in collaborazione con l’Università di Chieti, potrebbe essere un valido fattore predittivo per l’insorgenza del diabete con l’avanzare dell’età.
Lo studio prospettico condotto ha coinvolto 255 donne con sindrome da ovaio policistico che sono state seguite per almeno 10 anni. Delle donne che non presentavano una forma di diabete giovanile all’inizio dell’indagine, oltre un terzo ha manifestato diabete di tipo 2 nella mezza età. Confrontando il dato di incidenza emerso dal campione considerato con l’incidenza nella popolazione femminile generale, pari al 5,8% nelle donne attorno ai 50 anni, è stato concluso che la sindrome da ovaio policistico aumenta in modo significativo il rischio di diabete.
Le cause sarebbero da ricercare nell’alterazione ormonale alla base del disturbo ginecologico che può influire sul metabolismo, soprattutto se associato a un aumento di IBM o di glicemia tipico dell’età.
Cinzia Pozzi
12 settembre 2012 [FONTE: Diabetes Journal]