Chi ha il diabete di tipo 2 può ricorrere ad una colazione ricca di proteine per ridurre i picchi di glicemia a colazione e a pranzo. Lo sostiene uno studio pubblicato su Journal of Nutrition, svelando l’effetto del “secondo pasto”, per cui le persone con diabete di tipo 2 vanno incontro ad innalzamenti improvvisi degli zuccheri nel sangue anche se hanno limitato il consumo di cibi che alzano la glicemia.
Jill Kanaley e colleghi dell’Università del Missouri a Columbia, Stati Uniti, hanno voluto osservare l’influenza degli alimenti assunti a colazione nei valori di glicemia raggiunti dopo il pranzo. I ricercatori hanno coinvolto 12 soggetti di 21-55 anni e con diagnosi di diabete di tipo 2. I partecipanti hanno consumato per 7 giorni una colazione di 500 chilocalorie costituita in prevalenza da proteine (35%) o da carboidrati (65%), ed un pranzo ricco di entrambi gli alimenti. Durante l’esperimento sono stati monitorati i livelli di glucosio, insulina e alcuni ormoni intestinali coinvolti nella regolazione dell’insulina dopo aver consumato la prima colazione e il pranzo.
“La gente spesso per scontato che la loro risposta al glucosio sia uguale ad ogni pasto, ma non è proprio così”, osserva Kanaley. “Per esempio, sappiamo che ciò che si mangia e quando si mangia fa la differenza, e che se la gente salta la prima colazione, la loro risposta al glucosio a pranzo sarà enorme”.
I ricercatori hanno scoperto che mangiare più proteine a colazione abbassa i livelli di glucosio, del 17% rispetto al 23% ottenuto con i carboidrati, dopo il pranzo. I livelli di insulina, al contrario, risultano leggermente più alti dopo il pranzo preceduto da una colazione ricca di proteine. “Il primo pasto della giornata è fondamentale per mantenere il controllo glicemico durante i pasti successivi. Fare colazione spinge le cellule ad aumentare la concentrazioni di insulina al secondo pasto, che è un bene perché dimostra che il corpo agisce opportunamente cercando di regolare i livelli di glucosio. Tuttavia, è importante informare le persone con diabete di tipo 2 che diversi alimenti influiscono in modo diverso, e che per capire veramente come rispondono ai pasti devono monitorare costantemente il loro glucosio. L’influenza degli alimenti può cambiare a seconda di quanta attività fisica si è fatta quel giorno o quanto tempo hanno aspettato tra i diversi pasti”.
Questo lavoro non deve far pensare, in realtà, che per tenere la glicemia sotto controllo nel diabete di tipo 2 sia necessario consumare quantità spropositate di proteine. Gli autori, infatti, suggeriscono che basta consumare 25-30 grammi di proteine a colazione, che è nell’intervallo delle raccomandazioni della Food and Drug Administration (FDA), l’ente governativo degli Stati Uniti che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici del territorio.
Alessandra Gilardini
Fonte: Journal of Nutrition