Basterebbe una combinazione di lactobacilli, modificati in laboratorio, a fermare la reazione autoimmunitaria contro le cellule del pancreas tipica del diabete di tipo 1. Lo studio è italo-belga e ha sperimentato su topi diabetici gli effetti dell’assunzione orale di una miscela di lactobacilli e bifidobatteri scoprendo un’azione inibitoria sul sistema immunitario.
I ricercatori dell’Università di Siena, in collaborazione con l’Università di Lovanio, hanno osservato che i probiotici, sui topi, erano in grado di aumentare la produzione di alcune molecole anti-infiammatorie, come l’interleuchina-10, e quindi contrastare il processo infiammatorio diretto contro le stesse cellule del pancreas. Ma la miscela di batteri ‘buoni’, da sola, è in grado solo di rallentare la progressione della malattia diabetica: i probiotici sono stati pertanto potenziati, ingegnerizzandoli sperimentalmente e aggiungendogli proprietà anti-infiammatorie. Agendo a livello intestinale, questa miscela, chiamata Actobiotics, è in grado non solo di riprogrammare le cellule immunitarie per non innescare reazioni autoimmuni ma anche si stimolare la produzione del precursore dell’insulina. La sperimentazione, per il momento condotta su topi, testerà gli effetti dei probiotici anche sull’uomo nelle prossime fasi dello studio.
Cinzia Pozzi
13 luglio 2012 [FONTE: Journal of Clinical Investigation]