Le conoscenze scientifiche sul diabete hanno messo in luce, negli ultimi anni, l’esistenza non solo di fattori di rischio predisponenti al tipo 2, come ad esempio sovrappeso e stili di vita scorretti, ma anche una componente genetica che si riflette in un’alterazione del metabolismo degli zuccheri. Sono state individuate delle proteine nel sangue che sembrano utili per individuare una predisposizione alla malattia glicemica in alcuni soggetti, anche in assenza dei fattori di rischio più noti. La scoperta è di un team di ricercatori dell’Albert Einstein College of Medicine of Yeshiva University che ha condotto uno studio prospettico nell’ambito del Nurses’ Health Study.
Dei campioni di sangue analizzati, per ricercare marcatori che segnalassero l’alterazione del metabolismo che conduce alla manifestazione di diabete di tipo 2, i ricercatori hanno individuato un gruppo particolare di proteine maggiormente espresse nelle 742 donne che, dopo due anni, sono effettivamente diventate diabetiche. Queste proteine partecipano all’attivazione del IGF-1, un fattore di crescita coinvolto nel metabolismo che mima l’attività dell’insulina.
L’identificazione di questi marcatori come predittori di diabete di tipo 2 è stata confermata dai risultati, seppure siano necessari ulteriori studi per chiarire meglio l’attività di queste proteine. Si apre la strada a un nuovo modello per la prevenzione, che può identificare i soggetti più a rischio di diabete anche in assenza di altri fattori di rischio: ad esempio, il ruolo di queste proteine può spiegare la manifestazione di diabete in individui che non hanno problemi di peso, deviando la prevenzione dai soli individui obesi o sovrappeso.
Cinzia Pozzi
9 aprile 2012 [FONTE: Diabetes]