Senza lavoro? Meno attenti a seguire le terapie per il diabete

Avere un lavoro sicuro e stabile non è vantaggioso solo dal punto di vista economico ma anche per la salute. Infatti, i soggetti diabetici disoccupati sembrano meno inclini a seguire correttamente le prescrizioni del medico con una minore aderenza al piano terapeutico rispetto ai lavoratori affetti dalla stessa condizione patologica.

A sostenerlo è una ricerca sul legame salute-lavoro condotta presso l’University of Maryland School of Nursing di Baltimora (US) su un campione di 2256 individui in età lavorativa, cioè compresa tra i 24 e i 59 anni. Dai risultati è emerso che essere senza un impiego fisso è associato a una scarsa aderenza alle terapie orali, fino al 16%, e il 25% dei disoccupati è meno disciplinato nel rispettare la regolarità della somministrazione dei farmaci.

Le difficoltà economiche, associate alla mancanza di lavoro, sono la motivazione principale che mina alla regolarità della terapia. Inoltre altre cause potrebbero risiedere in fatto psicologici, quali depressione e stress associate alla disoccupazione, che farebbero passare la cura della malattia diabetica in secondo piano, e anche una irregolarità nello stile di vita, non scandito dagli orari di lavoro e che promuoverebbe un atteggiamento più permissivo anche per quanto riguarda la salute in chi non ha un lavoro.

Cinzia Pozzi

6 settembre 2012 [FONTE: Health Outcomes Research in Medicine]