Vitamina D e calcio, se assunti quotidianamente con una bevanda a base di yogurt, possono agire sul processo infiammatorio alla base dell’insorgenza del diabete di tipo 2 e delle sue complicanze. I processi infiammatori, come confermano precedenti studi, svolgono un ruolo centrale nello sviluppo del diabete di tipo 1 e nella manifestazione di complicanze quali infarto e disturbi coronarici. In aggiunta, la vitamina D è conosciuta come sostanza antinfiammatoria e sono molte le conferme dal mondo scientifico. I ricercatori della University of Medical Sciences di Tehran (Iran) hanno condotto un’indagine per valutare gli effetti dell’assunzione di vitamina D e calcio attraverso il consumo quotidiano di una bevanda a base di yogurt, il doogh, tipica dei paesi mediorientali.
Lo studio, in doppio-cieco controllato e randomizzato, ha misurato i livelli di vitamina D, l’insulino-resistenza e la presenza di marcatori specifici per le razioni infiammatorie come il fibrinogeno, la proteina C reattiva e l’adiponectina in 90 pazienti con diabete di tipo 2. I volontari sono stati divisi in tre gruppi a cui è stato chiesto di assumere quotidianamente, per 12 settimane, una bottiglia da 250 ml di doogh rispettivamente senza aggiunte o ‘rafforzato’, cioè con aggiunta di sola vitamina D o aggiunta di vitamina D e calcio. Sono stati riscontrati dei miglioramenti nei marcatori infiammatori nei due gruppi che hanno consumato la bevanda ‘rafforzata’, lasciando presupporre un effetto di riduzione di rischio di complicanze associato a più bassi livelli di marcatori infiammatori riscontrati.
Commentano i ricercatori, “Il nostro studio mostra per la prima volta come i livelli di adiponectina, una sostanza con proprietà antinfiammatorie secreta dal tessuto adiposo, aumentano con il consumo quotidiano di questa bevanda allo yogurt ‘rafforzata’. Studi precedenti avevano dimostrato come una maggiore integrazione di vitamina D possa diminuire i livelli di glucosio nel sangue nei diabetici. Con questa nuova ricerca abbiamo dimostrato che una sua assunzione quotidiana, nella bevanda, contribuisce anche ad abbassare altre sostanze fondamentali coinvolte nel processo infiammatorio come la proteina C reattiva.”
Cinzia Pozzi
20 giugno 2012 [FONTE: Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism]