Ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino: punto di informazione per il paziente diabetico

 

In Umbria fanno le cose per bene: nell’ambito del progetto di accoglienza dell’Ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino, è stato attivato una sorta di anticamera pre-ambulatoriale per aiutare concretamente i pazienti diabetici. Un punto di ascolto, quindi, coordinato e gestito dai volontari dell’Associazione Diabetici Eugubini (ADE) che ha lo scopo di mantenere attiva la comunicazione tra paziente e struttura di cura. Lo scopo è quello di informare correttamente i pazienti, fornire assistenza prima della visita nell’ambulatorio di diabetologia e costruire quel canale comunicativo necessario per le patologie croniche – come in realtà per tutte le malattie e tutti i pazienti – tale da facilitare il percorso dei pazienti diabetici nell’ambito dell’ospedale e del territorio. Il paziente con il diabete ha bisogno di essere ascoltato e accolto, come spiega il direttore generale Giuseppe Legato: “L’obiettivo di questo punto di ascolto informativo è quello di umanizzare il complesso percorso del paziente con malattia diabetica, – ha spiegato – contribuendo a semplificare i percorsi assistenziali, migliorare il rapporto con l’utenza e aumentare il livello di qualità percepita. E’ una nuova iniziativa promossa nell’ambito del più ampio progetto di accoglienza dell’azienda USL Umbria 1, che è partito in via sperimentale proprio dal presidio ospedaliero di Branca, valorizzando la ricca e preziosa rete di associazioni di pazienti attiva nel territorio dell’Alto Chiascio”.

Ma in concreto, di cosa si occupano questi volontari? Gestiscono la sala d’attesa, accolgono le richieste telefoniche, danno informazioni sulla patologia, sulle normative, sui diritti e i doveri del paziente. Ma non solo: forniscono anche informazioni sul percorso diagnostico e terapeutico e assistenza ai parenti, oltre che ai pazienti. L’ambiente è stato reso accogliente grazie al contributo degli studenti di arte Lorenzo Ciavaglia, Elisa Pecetta, Sofia Panfili che hanno dipinto le pareti e della stessa ADE che ha donato gli arredi.

I pazienti che attualmente accedono al servizio sono circa 5.500, provenienti dai comuni dell’Alto Chiascio oltre che di Valfabbrica e di Nocera Umbra, con un incremento medio di circa 800 pazienti rispetto al 2012. “In particolare – ha aggiunto Paola Palazzari – ringraziamo la direzione aziendale e il direttore generale Giuseppe Legato per aver saputo trovare, in un momento come questo di crisi e di tagli dettati dalla spending review, le risorse da investire in modo serio, concreto e definitivo a favore del servizio”.

 Eleonora M. Viganò

Fonte: PerugiaToday