Questioni di età

Anno 22 – n.2

Aprile-Giugno 2005

UN NUOVO MANUALE SUL DIABETE NELL’ANZIANO

Questioni di età

In Italia circa l’8% della popolazione sopra i sessant’anni ha il diabete, percentuale che sale al 10-12% fra gli ultrasettantenni. Queste cifre da sole danno già l’idea dell’esistenza di un importante problema specifico riguardante il trattamento del diabetico anziano, specialmente in una società in cui la popolazione invecchia. A tale rilevante questione ha voluto dedicare un libro il dottor Francesco Galeone, responsabile del servizio di diabetologia dell’Ospedale di Pescia (Pistoia) e consigliere nazionale dell’Associazione medici diabetologi, già autore di numerosi lavori scientifici. Il volume (scritto insieme con Adolfo Arcangeli, Maria Antonietta Pellegrini, Alice V. Magiar, Secondina Viti) si intitola “La gestione del diabete nel paziente anziano” e sarà presentato nel corso delle assise Amd di Genova.
Si tratta di un accurato manuale che affronta puntualmente tutti i vari aspetti della cura e dell’assistenza del diabetico anziano, partendo dalla constatazione che le specifiche esigenze di questo tipo di pazienti sono spesso trascurate.
Commenta Galeone “C’è oggi una generale sottovalutazione del problema del diabete nell’anziano. Se il paziente è in buona salute, ha tanto tempo per poter continuare a vivere bene: non è giusto dire ‘ormai è vecchio, lasciamo perdere’. E’sbagliato l’atteggiamento rinunciatario nei confronti del diabetico anziano, perché viviamo in una società che permette di avere una buona qualità della vita anche in età avanzata e perché anche a 70 anni si possono cambiare abitudini alimentari o di stile di vita e i risultati positivi poi si vedono”. Il testo di Galeone e collaboratori invita quindi i medici e tutto il team diabetologico a tenere conto dei tanti aspetti peculiari e delle specifiche difficoltà che riguardano il diabete al di sopra di una certa età, in particolare quando si tratta non di diabetici che diventano anziani, ma di anziani che diventano diabetici.
Il dottor Galeone fa qualche esempio concreto: “Va sottolineata la frequente carenza di assistenza (certo non voluta) verso l’anziano ricoverato, specie nel caso di interventi chirurgici o di certi tipi di indagini. Per esempio, in caso di accertamenti per cui sia prescritto il digiuno (radiografici, ecocardiografici) se non si danno precise indicazioni al paziente è possibile che questo faccia terapia insulinica la sera prima, col rischio che a digiuno il giorno dopo vada in ipoglicemia. Si pensi poi agli orari dei pasti in ospedale, che sono assolutamente diversi da quelli della normale routine e che richiedono un adeguamento della terapia insulinica”.
C’è poi un altro punto che Galeone tiene a far risaltare: “L’invito del libro è a non considerare il paziente anziano sganciato dagli aspetti socio-economici della sua condizione, cui spesso non è dato il giusto peso. Se il diabetologo, durante la visita, non chiede se il paziente ha problemi economici, se vive con qualcuno, se ha difficoltà ad andarsi a prendere le medicine da solo o a far la spesa al supermercato, se ci vede bene, se è in grado di seguire una dieta, si possono correre rischi dal punto di vista terapeutico. Rischiamo di prescrivergli una terapia, un trattamento insulinico, che lui poi non sarà in grado di seguire bene. Quindi, dobbiamo preoccuparci di tante questioni, tipiche dell’anziano. Anche per quanto riguarda l’educazione sanitaria non basta parlare col paziente, ma anche con chi vive con lui, i familiari o eventualmente la badante, che devono avere le nozioni-base sul trattamento e sulla terapia”.
Da non dimenticare poi anche gli aspetti psicologici: “Spesso il paziente è depresso -continua Galeone- spesso ha problemi di cui si vergogna a parlare, come quelli sessuali, che i medici tendono a volte a trascurare. E’ un errore: perché una persona non deve poter vivere una buona sessualità anche a quell’età? Insisto molto sul fatto che anche su questi temi il diabetologo deve indagare”.
Di tutte queste problematiche e di tanti altri aspetti cruciali (dati epidemiologici, prevenzione, cura delle complicanze, terapia farmacologica, organizzazione dell’assistenza) si occupa il volume, lungo le sue oltre 180 pagine. Chi fosse interessato, può rivolgersi alla casa editrice Pegaso, di Lucca, telefonando al numero 0583.419688.