Annali AMD: migliora l’assistenza al diabete in Italia 

Nell’ultimo anno l’assistenza al diabete in Italia si è dimostrata è in miglioramento, come anche la qualità di vita di chi convive con questa condizione: rimane stabile la percentuale di pazienti che presentano valori di emoglobina glicata in range (36% per il DT1 e 56% per il DT2) e aumenta la percentuale di chi ha valori di colesterolo in regola. Nonostante l’obesità sia in generale una patologia in aumento anche nel nostro Paese, diminuisce la percentuale di persone con diabete di tipo 2 con obesità. Accanto a questi dati positivi si evidenziano anche alcune aree di miglioramento, come la gestione delle complicanze correlate al diabete – prime tra tutte piede diabetico e retinopatia diabetica – e l’utilizzo ancora troppo limitato dei microinfusori per il trattamento del diabete di tipo 1

Questi sono alcuni dei dati più significativi che emergono dagli Annali AMD 2024, il più celebre report annuale realizzato dall’Associazione Medici Diabetologi (AMD) che dal 2006 raccoglie e analizza dati sull’assistenza ai pazienti diabetici in Italia, restituendo una fotografia reale della situazione nel nostro Paese, che vede oltre 750.000 persone che convivono con il diabete. I risultati dello studio sono stati presentati lo scorso 8 maggio al Senato, in un convegno promosso dalla Senatrice Daniela Sbrollini, con il patrocinio e il supporto istituzionale degli Intergruppi parlamentari Obesità, Diabete e Malattie Croniche non Trasmissibili e Prevenzione e Cura delle Malattie degli Occhi. 

Diabete di tipo 1 

Per quanto riguarda il diabete di tipo 1, dagli Annali AMD emerge un aumento dei pazienti con DT1 obesi (passati dal 13,9% al 14,3% rispetto al precedente report) e un progressivo invecchiamento della popolazione con questa patologia: i pazienti hanno in media quasi 49 anni, aumentano gli over65 (18,3%) con anche una quota di ottuagenari. “Invecchiamento ed eccesso di peso ci pongono di fronte a una sfida importante nella gestione di questi pazienti nei quali crescerà inevitabilmente il rischio di complicanze micro e macro-vascolari”, evidenzia la Prof.ssa Giuseppina Russo, Coordinatrice Nazionale Annali AMD.  

Per quanto riguarda le terapie del DM1, prevale l’impiego di insulina basale di seconda generazione (89,6%). Emerge anche come ad oggi solo il 19,1% dei pazienti utilizzi un microinfusore: una percentuale ancora troppo bassa che sarà oggetto di ulteriori indagini.  

Diabete di tipo 2 

Anche per i pazienti con diabete di tipo 2 gli Annali AMD evidenziano un aumento generale dell’età media e un leggero abbassamento del numero di persone che convivono anche con l’obesità (scesa dal 36% al 35%), confermando un trend di miglioramento nella gestione del peso anche grazie all’utilizzo dei farmaci di nuova generazione per la gestione del diabete. Oltre il 44% di chi vive col diabete di tipo 2 ha il colesterolo in regola (rispetto al 40,2% della rilevazione precedente), ma solo il 26,5% raggiunge adeguati valori pressori

La malattia renale e le malattie cardiovascolari si confermano le complicanze croniche prevalenti nel diabete di tipo 2, riscontrate rispettivamente nel 50% e nel 15% dei pazienti, seguite dalla retinopatia diabetica (12%). 

Diabete gestazionale 

Gli Annali AMD hanno raccolto dati anche sul diabete gestazionale (GDM) nel nostro Paese, confermando che il 52,2% delle donne con GDM ha eseguito la curva glicemica fra la 24sima e la 28sima settimana di gravidanza, in accordo con le attuali linee guida. I fattori di rischio del diabete gestazionale risultati come più comuni sono stati: età superiore ai 35 anni (41,1%), obesità pregravidica (25,6%) e familiarità per diabete (13%). Dopo la diagnosi, la maggior parte delle pazienti (61,8%) ha adottato delle modifiche nello stile di vita e nella dieta, mentre il 38,2% ha iniziato una terapia insulinica

Dagli Annali AMD si è sviluppata un’importante attività di ricerca clinica osservazionale, che ha generato oltre 60 articoli pubblicati su riviste internazionali e 38 Monografie tematiche e Report Annali”, afferma Graziano Di Cianni, Presidente di Fondazione AMD. “Abbiamo approfondito tanti aspetti chiave nella gestione del diabete, incluse le tematiche di genere, la cura del paziente anziano, l’assistenza alla popolazione migrante (che ormai rappresenta il 14% dei nostri assistiti) e l’appropriatezza nell’utilizzo dei farmaci. Presto potremo analizzare anche i tipi di diabete meno frequenti (LADA, MODY, diabete secondario), per identificare e comprendere meglio le caratteristiche di questi pazienti.  La nostra banca dati, quindi, continuerà a crescere, aiutandoci a contrastare l’inerzia terapeutica e a curare sempre meglio tutte le persone con diabete. Riteniamo di avere a disposizione gli strumenti più idonei per misurarci con le nuove sfide che dovremo affrontare nei prossimi anni”.