Appuntamento a Roma
I diabetologi italiani si riuniscono per discutere a tutto campo di diabete nell’anno in cui sono stati riconosciuti ufficialmente dal Piano sanitario il ruolo del servizio di diabetologia e la validità del nostro modello assistenziale
Intensissimo. È questo il primo aggettivo con cui il presidente dell’Associazione medici diabetologi Carlo Bruno Giorda ha voluto definire il XIX congresso nazionale di Amd, in programma a Roma dal 29 maggio al 1° giugno presso il Marriott Park Hotel. Il programma dell’evento (presentato ufficialmente in conferenza stampa a Milano) è ricco di occasioni di approfondimento delle tematiche più attuali, dalle classiche sessioni frontali in aula grande sui temi maggiori. agli incontri più ristretti in aule più piccole per sviluppare questioni più specifiche, alle discussioni sui poster. Terapia, diagnosi, appropriatezza terapeutica, modalità organizzative dell’assistenza saranno alcune delle materie generali al centro dei lavori. Interverranno alcuni tra i maggiori specialisti italiani, ma anche numerosi esperti stranieri.
Giorda ricorda che quest’anno il congresso di Amd “cade in un periodo di difficoltà generali dovute all’imprevista e mortificante crisi economica del Paese. Qualsiasi ottimismo sul futuro della sanità sembrerebbe fuori luogo”. Ma non per questo bisogna cedere alla rassegnazione. “Amd -prosegue il presidente- esprime la precisa volontà di andare controcorrente e invita a credere che investire in sanità è possibile, con un ritorno non solo in termini di salute ma anche di crescita economica e di occupazione. Questo è ancor più vero nel settore del diabete e del metabolismo che, finalmente, dopo anni di diffidenza, viene unanimemente riconosciuto come un problema prioritario, da affrontarsi con le sinergie e con i progetti e strumenti più avanzati. Roma 2013 è il primo Congresso nazionale Amd che vede un Piano nazionale diabete riconoscere appieno il ruolo del servizio di diabetologia e del team. È il congresso dove si valuteranno i 4 anni di impegno del progetto “Subito!”, voluto per cambiare in senso proattivo la cura del diabete, dove verranno presentati i dati di 4 studi della rete di ricerca Amd”.
Il presidente di Amd ci guida alla disamina particolareggiata del programma, segnalando i momenti di spicco. Nel pomeriggio di mercoledì 29 è prevista la sessione di Diabete Italia, momento di condivisione e confronto con i rappresentanti dei pazienti sui temi del volontariato, del lavoro e su “come implementare il nuovo piano nazionale del diabete, del quale -ribadisce Giorda- siamo orgogliosi, perché afferma che il modello italiano è valido e va esteso uniformemente a tutto il territorio”.
Giovedì 30 al mattino di svolgerà una tavola rotonda (in collaborazione con Anmdo, Associazione nazionale dei medici delle direzioni ospedaliere) sul diabete in ospedale. Al centro della problematica vi è la necessità di razionalizzare i percorsi ospedalieri, cercando di evitare che il diabetico rimanga troppo tempo in ospedale. Oggi un ricoverato su 4-5 ha il diabete e per cause diverse dalla patologia principale resta in degenza per un tempo maggiore di chi non è diabetico: per esempio, tre giorni di più nel caso di una frattura. I costi ospedalieri sono altissimi, ma possono essere drasticamente ridotti con il taglio di quelli, troppo frequenti, non appropriati e con la presa in carico dei pazienti sul territorio.
Sempre giovedì mattina si parlerà di prevenzione cardiovascolare, discutendo sui pro e i contro dell’impiego di medicinali generici in questo campo. In primo piano nella stessa giornata anche ipoglicemia e rapporto tra diabete e funzione renale con tavole rotonde dedicate; da notare, nel programma pomeridiano, anche due nuove tematiche emergenti: rischio trombotico ed embolie da fibrillazione atriale e diabete e salute mentale (tra gli aspetti più interessanti, il nesso diabete-depressione e il possibile effetto diabetogeno di alcuni farmaci psichiatrici). Gli incontri di approfondimento “con l’esperto” del giovedì riguarderanno argomenti fondamentali quali il diabete nell’anziano, la neuropatia, oncologia e diabete, la chirurgia bariatrica, la dietoterapia, l’ipertensione, la sessualità.
Venerdì 31 sarà la volta delle “nuove frontiere della terapia farmacologica”, essendo quello attuale -sottolinea Giorda- “un momento ricco di nuove offerte terapeutiche, dalle incretine alle nuove insuline, ai farmaci antiobesità”. Ma si parlerà anche di medicina meno aggressiva e della necessità di una maggiore attenzione, accanto ai parametri clinici, ai bisogni dell’individuo persona e alla qualità della sua vita: in sintesi, “dalla cura della malattia alla cura della persona”.
Come detto sopra, ampio spazio sarà dedicato (nella mattinata) alla appropriatezza organizzativa e professionale della diabetologia: programmazione, assistenza, diagnosi.
Uno spazio peculiare sarà offerto ai giovani: infatti, i diabetologi nuovi alla professione potranno gestire direttamente, nel pomeriggio di venerdì, una sessione propria, per discutere di casi clinici di interesse didattico. Gli incontri con l’esperto del venerdì spazieranno dalle tematiche del piede diabetico a quelle odontoiatriche e tiroidee.
Sabato 1 giugno al mattino sarà protagonista l’autocontrollo, pratica fondamentale per la buona gestione del diabete: progressi tecnologici nella misurazione della glicemia, criteri di valutazione dei risultati, compiti del professionista, ma anche analisi della spesa per i presidi e garanzia della accessibilità delle cure per tutti, questioni sulle quali si registrano tuttora troppe differenze tra Regione e Regione.
Un capitolo a parte sarà dedicato alla medicina di genere, tema sul quale sta studiando un Gruppo di lavoro mirato interno ad Amd (del quale vi abbiamo parlato su Tuttodiabete 3/2012) e a cui è dedicata una sezione speciale degli Annali Amd: è ormai orientamento condiviso che occorra mettere a punto un approccio terapeutico e assistenziale personalizzato e adeguato alle esigenze peculiari della donna e di questo si parlerà in una tavola rotonda a partire dalle 10.30. Ancora nel programma di sabato 1 giugno troviamo la nutraceutica in diabetologia e gli eventuali effetti che l’utilizzo di questi nuovi alimenti può avere su soggetti con diabete e il più generale tema del rapporto nutrizione-diabete.
Non c’è dubbio: sarà un congresso intensissimo.