Diabete 1 e ruolo del reticolo endoplasmatico cellulare

 

Scoperto un nuovo meccanismo di malattia nell’attività delle cellule beta del pancreas che apre possibili strade ad altre terapie nel diabete di tipo 1.

La ricerca, che compare sulla rivista Science Translational Medicine, è stata condotta da Feyza Engin della Harvard School of Public Health (HSPH) di Boston, negli USA, in collaborazione con i colleghi locali della Harvard Medical School, del Broad Institute di Harvard, del MIT, e dell’europea Université Libre de Bruxelles.

Nel diabete di tipo 1,  le cellule beta del pancreas che producono insulina vengono attaccate e distrutte dalle cellule del sistema immunitario, che le riconosce erroneamente come estranee all’organismo.  I ricercatori hanno provato a comprendere i meccanismi di malfunzionamento delle cellule beta che scatenano l’attacco immunitario, prestando particolare attenzione all’attività del reticolo endoplasmatico (ER). L’ER, presente in tutte le cellule dell’organismo, è la “fabbrica” dove le proteine ​​e i lipidi vengono costruiti in base alle istruzioni contenute nei geni, vengono sottoposti al controllo di qualità e poi distribuiti negli organi di competenza. Engin e colleghi hanno scoperto che nelle cellule beta affette da diabete di tipo 1, sia di origine umana che di topo, il sistema immunitario compromette l’attività di ER, che si stressa e causa la morte delle cellule beta e l’insufficienza di insulina che caratterizzano la malattia. Come accorrere il aiuto all’ER per contrastare l’insorgenza del diabete di tipo 1?

Lo stesso gruppo di studio aveva già dimostrato il ruolo chiave dello stress di ER nell’obesità e nel diabete di tipo 2, e che il danno poteva essere corretto dall’uso di  molecole naturali  come l’acido tauroursodesossicolico (TUDCA), che è presente nella bile. La somministrazione di TUDCA nei modelli di topo con diabete di tipo 1 e pre-diabete ha migliorato l’attività di ER e la sopravvivenza delle cellule beta, riducendo drasticamente l’incidenza del diabete di tipo 1. “Lo studio è interessante perché suggerisce che il miglioramento della funzione di ER prima della comparsa della malattia potrebbe ridurre l’incidenza di diabete di tipo 1″, ha dichiarato Engin. “TUDCA, così come un’altra molecola che agisce attraverso i meccanismi descritti, potrebbero essere utilizzati come approccio terapeutico per mantenere i soggetti a rischio per diabete di tipo 1 liberi dalla malattia per lunghi periodi di tempo, o addirittura impedire del tutto la malattia”.

Alessandra Gilardini

Fonte: Science Translational Medicine