Diabete: quando il vip diventa un esempio

 

Le malattie – tra cui quelle croniche come il diabete – non guardano in faccia nessuno, non ti scelgono, ma possono capitare nella vita di chiunque. Per questo è importante per molti pazienti avere qualche esempio famoso, soprattutto come dimostrazione di successo nonostante la malattia, oppure come confronto o come esempio, qualora il vip in questione decida di farsi portavoce dei comportamenti migliori da adottare.

Di recente Tom Hanks ha dichiarato di soffrire di diabete di tipo 2 e ha parlato della sua malattia all’interno di una intervista presso il David Letterman Late Show, salotto televisivo molto popolare negli Stati Uniti. Ha utilizzato un linguaggio ironico, tipico del personaggio, e ha descritto con molta umanità ciò che gli è successo, i problemi giovanili con la sua glicemia, a partire dai 36 anni, e le diverse fasi diagnostiche. “Ora il dottore mi ha detto che sono stato promosso – ha scherzato l’attore – ho il diabete di tipo 2”.

L’attore ha anche commentato il suo stile di vita, del tutto normale, precisando di aver bisogno di visite mediche di controllo, attività fisica e dieta adeguata. Milioni di telespettatori hanno sentito questo messaggio che con ogni probabilità ha reso molti diabetici più consapevoli della loro patologia. Chi soffre di diabete di tipo 2, e magari non è più molto giovane, fa infatti fatica a cambiare abitudini e modo di pensare.

Altri vip – che hanno ottenuto successi straordinari – hanno il diabete: le attrici Sharon Stone e Halle Berry e il regista e attore Woody Allen. Anche Liz Taylor ne ha sofferto.

Un forte impatto mediatico sul diabete, per lo meno negli Stati Uniti, si è avuto nel 1999 quando la modella Nicole Johnson Baker, diabetica di tipo 1, vinse il titolo di Miss America. Da allora si è sempre impegnata attivamente, diventando portavoce dell’American Diabetes Association.

Quando volti noti rendono pubbliche le loro malattie e il loro modo di affrontarle contribuiscono in modo efficace a informare, sensibilizzare e a far sentire più forte e meno solo chi si trova nella stessa condizione.

Eleonora M. Viganò

 Fonte: Ogginotizie.it