Diaeuro 2013: il diabete in campo

 

Un torneo di calcio a 5, Diaeuro 2013, i cui atleti erano solo pazienti con il diabete, ha coinvolto Italia, Ucraina, Belgio, Polonia, Slovacchia, Portogallo, Serbia, Uzbekistan, Ungheria, Bulgaria, Romania e Croazia, ravvivando le strade di Zara per tutto lo scorso agosto. Sul podio la Croazia al terzo posto, seguita dal Portogallo e dall’Ungheria che ha vinto ai rigori.

La manifestazione Diaeuro 2013 è stata organizzata dalla Croatian Diabetes Association – organizzazione non-profit il cui scopo consiste nel proporre iniziative e misure per migliorare la qualità di vita di chi convive con questa patologia cronica, e ha visto il sostegno di IDF Europe (Federazione Internazionale Diabetici – Europa).
Gli atleti presenti, più di un centinaio, non erano professionisti, e ogni Paese ha presentato una squadra composta da 5 titolari e 2 riserve, un medico diabetologo e un allenatore. Il team italiano era composto da pazienti scelti tra le fila dell’Associazione nazionale atletici diabetici (Aniad).

Portare in primo piano l’importanza dell’attività fisica nella gestione del diabete e mostrare che il paziente diabetico può e deve cimentarsi nello sport che preferisce, sempre con le dovute accortezze per singolo caso, sono gli obbiettivi per sostenere e proseguire in questo tipo di iniziative.

Per questi motivi, il torneo non si esaurisce con le gare e le partite, ma continua nello “spogliatoio”, con la presenza attenta di un dietologo e con la possibilità per gli atleti di partecipare a workshop e seminari che insegnano al paziente come fare attività fisica senza problemi. Questo avviene in un clima di confronto tra Paesi e quindi Sistemi Sanitari differenti.
Il presidente dell’Aniad, Gerardo Corigliano, ha commentato: “Questa iniziativa è particolarmente importante per tutti coloro che devono confrontarsi ogni giorno con il diabete, perché lo sport aiuta a gestire questa condizione nel migliore dei modi. Consente, infatti di migliorare il livello di consapevolezza e di educazione terapeutica, e contribuisce al pieno inserimento sociale della persona diabetica. Ma è anche importante per la prevenzione, un modo per dare a tutti il buon esempio e insegnare che i problemi si prevengono e combattono con azioni semplici: mentendosi attivi, facendo esercizio fisico, anche in modo divertente”.

Marco Marchetti, allenatore della Nazionale Italiana a Diaeuro 2013 e Presidente Aniad Emilia Romagna, ha aggiunto: “Siamo davvero entusiasti di poter rappresentare l’Italia in questa manifestazione, che ci dà la possibilità di dimostrare le nostre capacità e il fatto che, prima di essere diabetici, siamo persone attive e sportive”.

Per chi volesse ripercorre l’intenso mese sportivo è disponibile una pagina Facebook dell’evento (Diaeuro 2013), con le anticipazioni per il prossimo anno.

Eleonora Maria Viganò

Fonte: QuotidianoSanità.it