Gary Forbes: sul campo nell’NBA, anche con il diabete

 

Ha imparato a farsi le iniezioni di insulina da solo anche se, da sempre, è terrorizzato dagli aghi, “ma mi fido più di me stesso che dei medici, e ormai posso farle ad occhi chiusi, basta non pensarci per non avere paura”. E di iniezioni gliene servono cinque al giorno, per tenere a bada il diabete di tipo 1 che gli è stato diagnosticato 8 anni fa, quando era già un talentuoso giocatore di basket sulla strada verso l’NBA. Gary Forbes, ora nei Toronto Raptors, non considera il diabete un ostacolo per la sua carriera. “Si può gestire la malattia – conferma il giocatore – Sono andato incontro a periodi di alti e bassi ma ciò non mi ha mai impedito di essere sul campo, ogni giorno, e competere con i migliori giocatori al mondo”. Oltre alle dosi giornaliere di insulina, Forbes segue un’alimentazione controllata e uno stile di vita sano, ed è seguito dallo staff medico della squadra preparato per eventuali situazioni di emergenza come cali glicemici. La convivenza con il diabete non è mai stata difficile per il giocatore, che ha sempre visto il padre assumere dosi di insulina. “E’ ereditario. Mio padre mi ha molto aiutato a conoscere tutti gli aspetti della malattia, a controllarla e ad arrivare fino a qui nonostante il diabete”.

I diabetici nell’NBA sono pochi e, come tutti gli sportivi coinvolti personalmente da una patologia, anche Forbes si propone come esempio per tutti i giovani affetti da diabete collaborando come testimonial con la Canadian Diabetes Association e organizzando campi di minibasket per i bambini a scopo educativo.

Cinzia Pozzi

3 aprile 2012 [FONTE: thestar.com]