In Italia la colazione è per tradizione dolce: caffelatte o tè accompagnati da biscotti, cereali, a volte la brioche o il più casalingo pane e marmellata. C’è chi preferisce saltarla e dirigersi direttamente alla pausa delle undici o al pranzo. Si tratta di un errore alimentare molto diffuso e che spesso coinvolge anche i bambini. Chi si comporta così e abitua i propri figli a fare altrettanto rischia l’obesità e il diabete.
La scelta migliore per i bambini, ma anche per gli adulti, è di preferire cereali e fibre anziché biscotti. È quanto emerge da uno studio condotto dai ricercatori della St. George University di Londra su 4.116 bambini di 9 e 10 anni di età, pubblicata su PLOS medicine. La ricerca si è svolta controllando le abitudini dei bambini e monitorando i loro livelli di insulina, glucosio ed emoglobina glicosilata nel sangue. Chi non faceva colazione, ossia il 26% dei bambini, aveva livelli di insulina a digiuno più alti del 26,4% rispetto a chi la faceva. Anche l’insulino-resistenza, ossia l’incapacità dei recettori presenti sulle cellule di “riconoscere” l’insulina prodotta, aumenta del 26,7% e infine il livello di glucosio è più alto dell’1%.
Anche il tipo di colazione non è ininfluente nel favorire diabete e patologie metaboliche: i livelli più bassi di insulino-resistenza appartenevano a bambini che mangiavano cereali e fibre, rispetto a quelli che sceglievano biscotti. Claudio Maffeis, direttore unità operativa di diabetologia, nutrizione clinica e obesità in età pediatrica all’università di Verona, esperto nutrizione della Società italiana di pediatria afferma: “La colazione è associata ad un miglioramento dello stato di salute e dei parametri metabolici del bambino, oltre che ad un migliore rendimento scolastico. Chi la salta è destinato a mangiare di più dopo qualche ora, spesso sceglie snack meno salutari che favoriscono l’aumento di peso e modificano il metabolismo”.
La scelta vincente è quella più classica: carboidrati come pane o fette biscottate integrali con un velo di marmellata. I biscotti è meglio sceglierli secchi ed è preferibile alternarli. Infine, precisa Maffeis: “anche il latte è una ottima fonte di carboidrati, viene digerito e assorbito lentamente in modo che il ragazzo sfrutterà i suoi zuccheri come energia per le prestazioni scolastiche”. L’esperto inoltre raccomanda di prestare attenzione a quei cereali che alzano troppo la glicemia perché ricchi di zuccheri e sono privi di fibre e suggerisce di fare colazione seduti a tavola, con tutta la famiglia.
Eleonora M. Viganò
Fonte: Corriere del Ticino