Si chiama anche cocomero d’Africa o bitter melon e somiglia a un cetriolo bitorzoluto: è il frutto di una pianta rampicante, la Momordica charantia, che cresce, prevalentemente in Africa, in Amazzonia, nei Caraibi e nell’Asia Centrale.
È una pianta commestibile, che viene utilizzata anche per preparazioni medicinali soprattutto in Asia.
Secondo uno studio cinese, condotto dalla Chinese Academy of Sciences di Shanghai, e pubblicato su Chemistry & Biology, alcune sostanze del cocomero d’Africa, opportunamente trattate, potrebbero aiutare nella cura dell’obesità e del diabete.
I ricercatori cinesi hanno estratto e isolato diverse sostanze di questo frutto e ne hanno testato gli effetti sul metabolismo del glucosio e dei grassi nelle cellule dei topi.
Sperimentandone gli effetti sulle cellule dei muscoli e dei grassi, i ricercatori hanno scoperto che queste sostanze erano in grado di stimolare il recettore del glucosio GLUT4, attivando il metabolismo del glucosio.
In particolare, i test di due sostanze del cocomero d’Africa, eseguiti sulle cavie, hanno consentito di rilevare che potevano essere attivate contemporaneamente, la tolleranza al glucosio e la capacità di bruciare grassi.
Una di queste sostanze si è dimostrata particolarmente efficace nell’attivazione della tolleranza al glucosio negli animali che venivano nutriti con alimenti ad alto contenuto di grassi.
I ricercatori riportano anche che nel cocomero d’Africa potrebbero esser presenti più di 70 componenti attivi per i quali approfondire lo studio.
Chemistry & Biology, March 2008