Chi soffre da lungo tempo di diabete di tipo 2 è più esposto al rischio di fratture, anche rispetto a chi ha il diabete da poco tempo. Questo anche se chi ha il diabete di tipo 2 tende ad avere una densità minerale ossea superiore al normale.
Questi sono i risultati di uno studio olandese presentato al meeting annuale dell'American Society of Mineral and Bone Research.
I ricercatori hanno esaminato 6655 uomini e donne di età superiore ai 55 anni. Di questi, 354 soffrivano di diabete da tempo ed erano sotto cura, 424 avevano un diabete appena diagnosticato, 1543 non avevano il diabete ma un'alterata tolleranza al glucosio. I restanti 4320 costituivano il gruppo di controllo.Il primo test di tolleranza al glucosio è stato fatto nel 1990, quando i pazienti sono stati reclutati. Poi sono stati fatti dei controlli ogni 7 anni. I pazienti diabetici di entrambi i gruppi avevano una densità minerale ossea del collo del femore e della zona lombare della spina dorsale più alta rispetto agli altri.
Tuttavia, chi aveva il diabete da lungo tempo aveva un rischio di subire fratture nettamente più alto rispetto a tutti agli altri partecipanti. In particolare, avevano il 41% di rischio in più di una frattura non vertebrale rispetto al gruppo di controllo e un rischio doppio rispetto ai nuovi diabetici. Questi ultimi invece non avevano un rischio maggior e rispetto agli altri.
I medici pensano che la causa dell'aumento delle fratture nei diabetici sia la presenza di malattie connesse al diabete e di complicanze. Ad esempio, i problemi agli occhi, tipici di chi soffre della malattia, possono contribuire ad aumentare le cadute e quindi le fratture.
American Society of Mineral and Bone Research 25th meeting, September 2003.