Bassi livelli di vitamina D legati alla resistenza all'insulina

 

La vitamina D regola l'equilibrio del fosforo e del calcio nell'organismo. Alimenti ricchi di questa vitamina sono il latte, le uova, l'olio di fegato di merluzzo e di tono. Una sua carenza può causare il rachitismo. Ma, secondo uno studio della University of California, bassi livelli di vitamina D sono anche collegati a un cattivo funzionamento delle cellule produttrici di insulina. Chi ha poca vitamina D nel sangue sembra avere una scarsa risposta all'azione dell'insulina, anche se i suoi livelli glicemici sono nella norma.
I ricercatori californiani sono giunti a questa conclusione dopo aver analizzato 126 persone sane. Chi aveva i livelli più bassi di vitamina D aveva un tempo maggiore di diminuzione dei livelli di glucosio durante i test per la glicemia. Inoltre, queste persone erano più soggette ad avere alcune caratteristiche della sindrome metabolica, come obesità, pressione alta, resistenza all'insulina. La sindrome metabolica è una condizione caratterizzata dalla presenza contemporanea di diversi fattori di rischio metabolici, come appunto obesità, ipertensione, dislipidemia, eccetera. La sindrome metabolica spesso si evolve nel diabete o in altri disturbi.
Dunque c'è un'ulteriore ragione per mantenere alti i livelli di vitamina D. Anche se i medici sottolineano che l'assunzione di maggiori quantità di vitamina D non è sufficiente a curare questa condizione e che un eccesso di vitamina D può essere pericoloso.

Am J Clin Nutr. 2004 May;79(5):820-5