Diabete e inquinamento

 

Un commento pubblicato sulla rivista The Lancet evidenzia le possibili correlazioni tra resistenza all’insulina, condizione che prelude allo sviluppo di diabete di tipo 2, e fattori ambientali.
In particolare, sono chiamati in causa gli agenti inquinanti organici persistenti, i cosiddetti POP, che includono anche i pesticidi.
Gli autori del commento sono due biochimici dell’Università di Cambridge, Oliver Jones e Julian Griffin, che hanno condotto uno studio di revisione tra pari, riprendendo i risultati cui era pervenuta l’équipe del Professore coreano Duk-Hee Lee, della Kyungpook National University.
Gli studi di Lee avevano dimostrato la stretta correlazione tra i livelli di POP nel sangue e il potenziale rischio di sviluppare diabete di tipo.
“Naturalmente la correlazione non implica, automaticamente, causa diretta” spiega Jones “Ma se comunque esistesse un legame, le implicazioni sulla salute potrebbero essere notevoli. Al momento le informazioni non sono approfondite e la ricerca sulle cause del diabete negli adulti è focalizzata sostanzialmente sugli aspetti genetici e sull’obesità”.
Secondo i risultati del team coreano, le persone risultavano più a rischio di diabete se avevano alte concentrazioni di POP nel sangue rispetto a persone in sovrappeso  ma con basse concentrazioni di POP.

I  POP sono stati introdotti come pesticidi nel 1940: è stato già ampiamente documentato che possono essere nocivi per l’organismo, possono causare cancro, disturbi comportamentali nei bambini esposti prima della nascita o durante l’allattamento, pericolo per il sistema endocrino, il sistema nervoso, il sistema digestivo e il fegato.

Science Daily