Disordini del sonno in gravidanza: aumenta il rischio di diabete

 

L’apnea notturna rientra nei disturbi della Sindrome delle apnee ostruttive nel sonno.
Chi ne soffre, tipicamente russa a intermittenza, si sveglia durante la notte e durante il giorno accusa stanchezza e ridotta capacità di concentrazione.
Per le donne in gravidanza che ne soffrono, aumenta il rischio non solo di problemi cardiaci, dovuti a un innalzamento di pressione, ma anche di sviluppare diabete gestazionale.

Lo ha rilevato una ricerca condotta negli Stati Uniti dalla University of Medicine and Dentistry of New Jersey a New Brunswick dove il gruppo del dottor Hatim Youssef e i suoi colleghi hanno preso in esame più di 4 milioni di donne in gravidanza.
All’interno del gruppo, 452 donne soffrivano di apnea e disturbi del sonno.
Tenendo conto dell’età e del peso delle donne, i ricercatori hanno rilevato che le donne con apnea notturna erano esposte al rischio di diabete gestazionale in una percentuale quantificabile come il doppio rispetto alle altre donne in gravidanza.
Secondo quanto riportato dai ricercatori, la costante diminuzione di ossigeno porterebbe a un aumento della secrezione ormonale come il cortisolo e l’adrenalina.

A questa sovrapproduzione, l’organismo risponde aumentando la produzione di glucosio e diminuendo la sensibilità all’insulina.
Inoltre, la diminuzione dei livelli di ossigeno nella mamma può influire sulla necessaria quantità di ossigeno per il feto.
Per le donne in gravidanza che soffrono di apnea notturna, il consiglio dei ricercatori è quello di curare il disturbo con la CPAP (Continuous Positive Airways Pressure, ovvero: ventilazione meccanica a pressione positiva della via aerea).
Il trattamento consiste nel far indossare al paziente una mascherina, collegata, attraverso un tubo, a una macchina che immette aria pressurizzata nelle vie respiratorie per tenerle aperte garantendo un flusso costante di aria.
I risultati della ricerca sono stati presentati in occasione dell’American Thoracic Society’s International Conference tenutasi a San Francisco (California, USA).

Fonte: MedWire News