I ricercatori dell’Università di Chicago hanno esaminato 161 soggetti affetti da diabete di tipo 2 sottoponendoli a un questionario sulla quantità e la qualità del loro riposo notturno e a una serie di esami clinici per stabilire il livello di emoglobina A1C nel sangue. Il livello di emoglobina AC1 indica una cattiva regolazione del livello di glucosio nel sangue.
Solo il 22% dei partecipanti allo studio dichiarava di dormire almeno sette ore per notte, solo il 6% dormiva otto ore, mentre addirittura il 71% dormiva meno di sette ore o dichiarava di dormire male.
Il livello di emoglobina AC1 era superiore ai valori normali nei soggetti che dormivano meno di otto ore per notte. Solo il 27% dei partecipanti allo studio aveva i valori di emoglobina AC1 inferiori a 7 (valore massimo raccomandato).
I risultati sono stati esaminati tenendo conto che molti soggetti diabetici accusavano disturbi legati alla malattia, che potevano disturbare il riposo notturno e considerando gli eventuali fattori aggravanti della malattia, come il sovrappeso.
Per cercare di frenare il dilagare del diabete di tipo 2 e per tenere sotto controllo l’avanzare della malattia nei soggetti che l’hanno sviluppata, dicono i ricercatori, sarebbe utile cercare di dare più importanza alla quantità e alla qualità del riposo notturno.
FONTE: Archives of Internal Medicine, September 18, 2006.