È spesso usato nei casi di cefalea tensiva e negli stati ansiosi. Ma potrebbe essere un valido aiuto anche quando si soffre di diabete di tipo 2. L’ansia e la depressione, infatti, possono avere un effetto negativo sul controllo della glicemia. E cercare di contrastarle può essere utile a tenere sotto controllo i livelli glicemici.
I ricercatori della Medical University of Ohio hanno infatti indagato gli effetti del biofeedback su 39 pazienti. Alcuni di loro sono stati sottoposti a sedute settimanali di biofeedback e a sedute in cui venivano insegnate tecniche di rilassamento e di controllo dello stress. Altri hanno seguito solo le sedute di tecniche di rilassamento e di controllo dello stress.
Nove persone non hanno completato lo studio. Di questi, sette erano afflitti da depressione, secondo i risultati del Beck Depression Inventory, un test specifico.
Il biofeedback e le tecniche di rilassamento sono risultate associate con una significativa diminuzione della glicemia, rispetto alle solo tecniche di rilassamento. E i gli effetti benefici del biofeedback sono continuati almeno per tre mesi, dopo la fine trattamento
Tutti i partecipanti hanno visto diminuire i livelli di ansia e depressione.
I medici hanno concluso che il biofeedback può essere utile per il diabete. I disturbi dell’umore sono frequenti in chi soffre di diabete. Per questo è importante sviluppare terapie valide per entrambi i tipi di disturbo.
Diabetes Care, September 2005.