Una ricerca della Washington University School of Medicine di S. Louis hanno osservato che il muscolo cardiaco della persona con il diabete usa i lipidi come fonte di energia. Questo potrebbe spiegare perché le malattie cardiovascolari sono particolarmente frequenti nelle persone affette da diabete.
Mettendo a confronto la funzionalità cardiaca di 11 pazienti con diabete di tipo 1 e di 11 non-diabetici, si è riscontrato che il muscolo cardiaco di chi ha il diabete dipende principalmente dai grassi come fonte di energia, mentre fa un uso limitato del glucosio.
Il cuore dei non-diabetici sembra invece riuscire a sfruttare come fonti energetiche sia i grassi sia gli zuccheri, a seconda delle caratteristiche del sangue della persona, del suo livello ormonale e dell'intensità con la quale in cuore sta lavorando.
La dipendenza fuori norma dai lipidi spiegherebbe almeno in parte perché le persone con diabete presentano manifestazioni più evidenti delle patologie coronariche. Il cuore necessita più ossigeno per metabolizzare i lipidi rispetto al glucosio, e questo potrebbe rendere il diabetico più sensibile ai cali di ossigeno che si verificano quando c'e' un'ostruzione ai danni dell'arteria coronaria.
Gli studiosi ritengono che il controllo del glucosio del sangue, anche se fondamentale, vada integrato con un monitoraggio costante dell'apporto lipidico.
Se la quantità di grassi che arriva al cuore diminuisce, grazie a una combinazione di dieta, esercizio fisico e terapia farmacologica, verrà migliorata la capacità del cuore di usare altre fonti di energia, e di conseguenza lo stato di salute generale della persona con il diabete.
Fonte: American College of Cardiology