Mangiare pesce aiuta le donne diabetiche ad essere meno esposte al rischio di disturbi cardiaci.
Lo sostiene uno studio pubblicato su Circulation. Lo studio ha interessato 5103 donne con diabete di tipo 2. Le partecipanti hanno risposto ogni due anni a questionari sulla loro dieta e il loro stile di vita. Lo studio è iniziato nel 1980 e finito nel 1996. Le donne che mangiavano pesce tra una e tre volte alla settimana erano il 30% meno soggette a problemi cardiaci rispetto a quelle che lo mangiavano meno di una volta al mese. E per quelle che lo mangiavano tra le due e le quattro volte alla settimana, il rischio scendeva fino al 36%. Il rischio minore si è registrato nelle donne che mangiavo pesce cinque volte alla settimana.
Inoltre, le donne che mangiavo più pesce, seguivano una dieta complessivamente più sana e facevano più attività fisica.
Il pesce sembra essere adatto a prevenire i disturbi cardiaci perché è ricco di grassi acidi omega 3. Queste sostanze hanno un effetto protettivo sul sistema cardiocircolatorio. Riducono infatti il rischio di avere un ritmo cardiaco irregolare e diminuiscono i livelli di triglicerdi. Sembra anche che abbassino la pressione e riducano la durezza delle arterie.
I pesci più ricchi di grassi acidi omega 3 sono il tonno, il salmone e le sardine.
Circulation 2003; 107.