I ricercatori della Mayo Clinic di Rochester (Minnesota), autori della ricerca, hanno messo a confronto gli effetti di due ipoglicemizzanti orali (pioglitazone e glipizide) sulla composizione corporea (la percentuale di grasso rispetto alla massa corporea) e sul contenuto di acqua nel corpo, in 19 pazienti con diabete di tipo 2. Lo studio randomizzato prevedeva l’assegnazione casuale a un gruppo di pazienti di 45 mg/d di pioglitazone o glipizide, aumentati fino a un massimo di 20 mg/d (dose media 10 mg/d) per 12 settimane.
Il grado di controllo del glucosio è risultato sostanzialmente equivalente con entrambi i farmaci.
Il pioglitazone ha causato un aumento medio nel contenuto totale d’acqua nel copro di 2.4 litri, corrispondente al 75% dell’aumento di peso registrato nei pazienti (3.1 kg). Con il glipizide non si è registrato un cambiamento nel contenuto totale d’acqua nel corpo.
I ricercatori hanno anche misurato l’accumulo nei pazienti di grasso totale addominale e viscerale, depositi di grasso che circondano gli organi interni associati a un aumentato rischio di malattie cardiovascolari. Con il pioglitazone si è registrata una diminuzione di 32 e 16 centimetri cubici nel grasso addominale e viscerale, rispettivamente. Con il glipizide i livelli di grasso sono diminuiti di 38 e 18 centimetri cubici, rispettivamente.
Il pioglitazone tendeva a ridurre, in media, la pressione sanguigna, mentre il glipizide non aveva effetto sulla pressione.
Secondo i risultati ottenuti da questa ricerca, gli effetti del pioglitazone sul contenuto d’acqua nel corpo sono più sostanziosi di quanto pensato in precedenza. Va perciò usato con cautela nei pazienti con problemi cardiaci o renali.
Fonte: Diabetes Care, March 2006.