Sottoporsi ad un'operazione di by-pass aortocoronarico prima di un attacco di cuore aumenta notevolmente le probabilità di sopravvivenza dei soggetti con diabete. Lo ha dimostrato una ricerca dell'Università di Pittsbburgh (Stati Uniti), confermando i risultati di alcuni studi precedenti. Quando le arterie che portano ossigeno e nutrienti al cuore sono ostruite il rischio di infarto sale notevolmente. In questi casi occorre intervenire ripristinando il normale flusso di sangue diretto al cuore. Ciò può essere effettuato in due modi: trapiantando un tratto di vaso sanguigno prelevato da un'altra area corporea, in modo da creare una via alternativa per il passaggio del sangue (by-pass);
oppure inserendo una sonda gonfiabile nell'arteria ostruita, ripristinandone la funzionalità (angioplastica). Nonostante ciò l'attacco di cuore può comunque verificarsi: ed è in questi casi che si evidenziano i benefici del by-pass. Solo il 17% dei soggetti infartuati con by-pass è deceduto, rispetto all'80% di chi si era sottoposto ad angioplastica. Questi dati valgono solo per i pazienti diabetici; nei soggetti sani le differenze tra by-pass e angioplastica sono trascurabili. Si tratta di risultati molto interessanti, anche considerando che la probabilità di essere colpiti da infarto è più elevata tra chi soffre di diabete rispetto alla norma.
The New England Journal of Medicine 2000; 342: 989-997.