Già nel 2003, uno studio norvegese riportava il ruolo protettivo degli acidi grassi omega 3 nel diabete di tipo 1 nei bambini. Uno studio recente, condotto dalla University of Colorado, ne confermerebbe i risultati. L’assunzione quotidiana di acidi grassi omega 3 è stata infatti associata a una minore incidenza di auto-anticorpi nel sangue, responsabili di segnalare al sistema immunitario l’attacco alle cellule del pancreas che producono insulina.
Il nuovo studio è stato condotto su1770 bambini, dalla nascita ai 3 anni, a rischio di diabete di tipo 1, seguiti fino all’età di 6 anni. I bambini avevano un genitore o un fratello con diabete di tipo 1 oppure dai test genetici a cui si erano sottoposti, risultavano ad alto rischio di contrarre la malattia.
I genitori hanno compilato questionari sulle abitudini alimentari dei loro figli. Tra le domande, veniva richiesto loro di riferire con quale frequenza i bambini consumavano tonno, salmone o sgombro, quale fosse la modalità di condimento e di cottura.
Le principali fonti di omega 3 sono infatti pesci come i salmone, le sardine egli sgombri, ma ne sono buone fonti anche altri alimenti come la verdura con foglia verde scuro, l’olio di semi di girasole e l’olio di semi di lino.
I risultati hanno evidenziato che i bambini che avevano assunto una maggiore quantità di omega 3, presentavano una minore evidenza di auto-anticorpi associati con il progresso del diabete di tipo 1.
“Si tratta ancora di uno studio preliminare” precisano i ricercatori.
Se i risultati venissero confermati da ricerche successive, si aprirebbero nuove frontiere per la prevenzione del diabete nei soggetti a rischio.
WebMD