La sensibilità all'insulina sembra maggiormente alterata nelle persone obese che soffrono della sindrome da apnea notturna ostruttiva (OSAS). Questo rispetto alle persone obese che non soffrono del disturbo respiratorio.Alcuni studi circa l'associazione fra OSAS, obesità e insulina avevano fornito dati contrastanti.
Ma questo nuovo studio, condotto dai medici dell'università di Torino, sembra dare risultati certi. I medici hanno arruolato 30 pazienti obesi con OSAS, 27 pazienti obesi che avevano alcun semplici sintomi dell'OSAS, come il russare e la sonnolenza, e 20 persone sane che costituivano il gruppo di controllo.I due gruppi di pazienti obesi erano simili per età, indice di massa corporea, rapporto vita-fianchi.
I livelli di glucosio e di insulina erano più alti in chi aveva la OSAS. Dopo aver tenuto conto dei vari fattori, l'indice di sensibilità all'insulina epatica è risultato molto diverso e decisamente peggiore per chi soffriva di apnea notturna ostruttiva.
I medici pensano che l'alterazione della sensibilità all'insulina possa essere legata, tra le altre ipotesi, all'ipossia, una disfunzione endocrina.
Clin. Endocrinol. 2003; 374-379.