I recettori dell'insulina presenti nel cervello potrebbero diventare il bersaglio dei futuri trattamenti contro l'obesità. Un gruppo di ricercatori del Joslin Diabetes Center di Boston (Stati Uniti) ha scoperto che tali recettori hanno un ruolo molto importante nella regolazione dell'appetito. Quando questi recettori funzionano male, infatti, occorre mangiare più del necessario prima di raggiungere uno stato di sazietà: ciò comporta un rapido aumento di peso. Nei soggetti obesi i livelli di insulina nel sangue sono sempre molto elevati: ciò fa sì che i tessuti, compreso il cervello, diventino meno sensibili all'ormone. Questo fenomeno è alla base dell'insorgenza del diabete di tipo 2. L'obesità, quindi, inibisce i recettori cerebrali per l'insulina e questo, a sua volta, altera la regolazione dell'appetito: si tratta di un circolo vizioso che produce un sovrappeso sempre maggiore e rende difficile il controllo del diabete. I nuovi farmaci anti obesità dovrebbero agire interrompendo questa dannosa catena di eventi.
Science 2000;289:2122-2125