Nei pazienti con diabete di tipo1 a esordio acuto è più frequente un polimorfismo nel gene recettore della vitamina D, il VDR-Bsm. Una stima di questo polimorfismo può contribuire a identificare gli individui più a rischio di sviluppare la malattia.
I medici dell'University School of Medicine di Tokio hanno notato che la vitamina D inibisce l'attivazione delle cellule T legandole al VDR. Così i polimorfismi del gene VDR possono essere legati alle malattie autoimmuni mediate dalle cellule T.
I medici giapponesi hanno analizzato la mappa genetica di 203 diabetici di tipo 1 e di 222 persone non diabetiche, che costituivano il gruppo di controllo. L'allele B del gene VDR era molto più frequente fra i diabetici rispetto al gruppo di controllo. Era particolarmente frequente fra chi aveva un diabete con esordio di tipo acuto.
Alcuni studi condotti in Europa hanno rivelato che l'uso di integratori a base di vitamina D nei bambini sembra ridurre l'incidenza del diabete di tipo 1.
Dunque, è possibile identificare chi ha il problema e cercare di prevenire lo sviluppo del diabete somministrando vitamina D.
J. Clin. Endocrinol. Metab. 2003; 88: 3137-3140.