Una nuova tecnica, che si preannuncia risolutiva per il diabete di tipo II, è stata messa a punto dal prof. Nicola Scopinaro, pioniere della chirurgia contro l’obesità, membro onorario dell'American College of Surgeons.
L’annunciato è stato dato a Milano in occasione della Giornata Mondiale per il Diabete.
Il principio di partenza è che una delle cause dell’insulino-resistenza è il grasso in eccesso, utilizzato dai muscoli per creare energia al posto degli zuccheri, che sono invece metabolizzati dall’insulina prodotta dal pancreas.
Impedendo l’assorbimento del grasso a livello di tubo digerente, sostiene Scopinaro, il pancreas torna a lavorare regolarmente.
La tecnica in laparoscopia si basa sulla diversione bilio-pancreatica: poiché la bile aiuta ad assorbire i grassi e l’insulina gli zuccheri, si creano due vie, dallo stomaco verso l’intestino: una percorsa dal cibo, l’altra solo dalla secrezione bilio-pancreatica.
Il risultato è una limitazione del quotidiano assorbimento dei grassi a soli 40 milligrammi e dell’assorbimento calorico a 1.700 calorie per l’uomo di circa 85 chili e a 1.400 per la donna di circa 70 chili.
Il peso raggiunto è mantenuto indefinitamente, insieme al ripristino della normale sensibilità del pancreas all’insulina.
Il professore annuncia che a luglio 2008 sarà avviato un primo studio multicentrico che coinvolgerà 20 ospedali italiani, da Pordenone a Messina, e 600 pazienti sovrappeso o lievemente obesi, in tre gruppi: il primo sarà sottoposto a diversione bilio- pancreatica, il secondo a by-pass gastrico, il terzo di controllo.
Tutti i pazienti verranno seguiti per 10 anni, per valutare, sia il mantenimento dello stato di non diabete sia parametri funzionali riferiti agli organi maggiormente colpiti dalla malattia: occhi, reni, apparato cardiovascolare.
Corriere Salute