Una terapia intensiva volta a tenere sotto stretto controllo i livelli di glucosio può prevenire i disturbi cardiaci nei diabetici di tipo 1. Lo sostiene uno studio della Harvard School of Medicine.
I pazienti che ricevono una terapia che mantiene questi livelli i più bassi possibili hanno infatti un minore ispessimento delle arterie rispetto a quelli sottoposti a una terapia standard.
Studi precedenti avevano dimostrato che un ferreo controllo del glucosio riesce a ridurre l'incidenza di altre complicanze del diabete, come i danni a nervi, reni e occhi. Lo studio ha seguito 1229 pazienti con diabete di tipo 1, soggetti a terapia insulinica. I medici hanno sottoposto 611 partecipanti a una terapia convenzionale di controllo del glucosio e 618 a una terapia intensiva. La terapia intensiva prevede almeno tre iniezioni di insulina al giorno. In un secondo momento anche le persone del primo gruppo hanno ricevuto la terapia intensiva.
I medici hanno poi controllato lo spessore della carotide dei malati all'inizio dello studio e sei anni dopo. Il controllo è stato effettuato anche su un gruppo di pazienti non diabetici.
All'inizio dello studio, lo spessore dell'arteria era simile nei tre gruppi. Ma dopo sei anni, i due gruppi di diabetici avevano arterie più spesse rispetto al gruppo di controllo. Ma le arterie di chi era sottoposto alla terapia intensiva erano in condizioni decisamente migliori rispetto a quelle di chi era sottoposto alla terapia standard.
Bisogna ricordare che i disturbi cardiaci sono la principale causa di morte fra i diabetici.
The New England Journal of Medicine 2003; 348: 2294-2303.