Un sonno corto porta i bambini a mangiare di più, aumentando il loro apporto calorico quotidiano e il rischio di soffrire di obesità e diabete.
Si dice che il sonno è ristoratore della mente e del corpo, a tutte le età. Un buon equilibrio tra attività giornaliera e sonno è fondamentale soprattutto nei bambini, non solo per recuperare le energie necessarie ad affrontare le attività quotidiane, ma anche per imparare le buone abitudini e uno stile di vita sano per prevenire obesità e diabete. Uno studio condotto da Chantelle N. Hart e colleghi della Brown University Alpert Medical School di Providence, negli USA, e pubblicato questo novembre sulla rivista Pediatrics, ha voluto indagare su come il sonno influenzi il consumo di cibo e l’aumento di peso nei bambini.
I ricercatori hanno coinvolto 37 bambini di età tra 8 e 11 anni, di cui il 27% in sovrappeso o obeso. Durante le 3 settimane dello studio, i bambini hanno modificato gradualmente le dormire: nella prima settimana hanno rispettato le loro abitudini, nella seconda hanno aumentato o diminuito di 1,5 ore il sonno e nella terza hanno invertito le parti (se dormivano di più nella seconda settimana, nella terza dormivano di meno). Per ciascun bambino, i ricercatori hanno misurato le calorie ingerite e hanno valutato i livelli di leptina e grelina, due ormoni che regolano rispettivamente la diminuzione o l’aumento di appetito. Inoltre,
Dai dati è emerso che più ore di sonno hanno causato nei bambini una diminuzione dell’apporto di cibo (circa 134 calorie in meno al giorno), e livelli di leptina più bassi a digiuno, indicando che il sonno ristoratore diminuisce la fame. Durante la settimana con più ore di sonno, i bambini guadagnavano un peso inferiore, in media 0,22 chilogrammi, rispetto a quello misurato alla fine della settimana in cui dormivano meno. Questa differenza era giustificata dal fatto che la maggior parte del cibo in più veniva assunto dai bambini durante il periodo in cui avrebbero dovuto dormire..
Gli autori hanno concluso che è necessario studiare il rapporto tra sonno e alimentazione per un periodo di tempo più lungo, per valutare l’incidenza di una cattiva abitudine nello sviluppo da adulti di disturbi metabolici come obesità e diabete.
Alessandra Gilardini
Fonte: Pediatrics