“Prevenire il diabete si può”: la campagna del Ministero della Salute contro il diabete di tipo 2

Prevenire il diabete si può: parlane con il tuo medico. È questo il nome della campagna del Ministero della Salute lanciata in queste settimane per favorire una maggiore consapevolezza e prevenzione della diffusione del diabete di tipo 2. Diffusione che negli ultimi 30 anni è più che raddoppiata, andando a interessare quasi 3 milioni di italiani (più del 5% dell’intera popolazione), che convivono ogni giorno con il diabete. Si tratta di una patologia apparentemente “silente”, che non colpisce subito esteriormente in modo visibile il corpo, ma che, se trascurata, può avere importanti ripercussioni sulla salute degli organi, come cuore, reni, arti e occhi.

Proprio per questo il Ministero della Salute ha lanciato una campagna che informi su come prevenire il diabete di tipo 2, la forma più frequente, che costituisce oltre il 90% dei casi e si manifesta solitamente in età adulta. Infatti, a differenza del diabete di tipo 1, che è una patologia autoimmune non prevenibile, il diabete di tipo 2 può essere evitato seguendo uno stile di vita sano, che comprende in primo luogo esercizio fisico e alimentazione equilibrata. Come per altre patologie croniche, infatti, il suo insorgere è correlato alla presenza di fattori di rischio comportamentali, come ad esempio sedentarietà, scarso consumo di frutta e verdura, fumo di tabacco, obesità, sovrappeso e consumo eccessivo di alcol.

Il diabete non riguarda solo il singolo, ma impatta in modo negativo su tutta quanta la società: come si legge sul sito ufficiale del Ministero, “il diabete rappresenta un grosso problema sia di tipo sociale che economico: la spesa sostenuta dal Servizio Sanitario Nazionale per curare le persone con diabete ammonta a circa 15 miliardi di euro l’anno”, una spesa sanitaria pro capite annua che è quasi il doppio rispetto a quella di chi non ha il diabete. Spesa che può essere ridotta con un’efficace politica di prevenzione, che informi sui rischi e su come prevenire questa patologia che colpisce più di un italiano su 20. Del resto, diffondere una corretta prevenzione è da sempre uno degli obiettivi cardine della legge n.115 del 1987, “Disposizioni per la prevenzione e la cura del diabete mellito”, prima legge-quadro al mondo a dettare principi generali su cura e prevenzione del diabete.

Prevenire il diabete si può. Parlane col tuo medico ha l’appoggio delle principali società scientifiche e di volontariato italiane legate al mondo del diabete, come la Società italiana di diabetologia (SID), l’Associazione italiana diabetici (FAND) e l’Associazione medici diabetologi (AMD), firmatarie – insieme a molte altre – della campagna.

Campagna che vede come testimonial il popolare presentatore televisivo Amadeus, che in spot radiofonici e televisivi (guarda qui lo spot della campagna), accende i riflettori su questa patologia ancora molto sottovalutata e veicola il messaggio fondamentale che con uno stile di vita sano l’insorgere del diabete di tipo 2 si può evitare (o quantomeno ritardare).

Spot che ha scatenato, però, non poche polemiche: nella versione iniziale del video, infatti, non veniva chiaramente specificato che il messaggio riguardava solamente il diabete di tipo 2, veicolando così un’informazione ambigua. Immediate e negative le reazioni – soprattutto sui Social – da parte delle persone e dei genitori dei ragazzi con diabete di tipo 1, che invece è una patologia autoimmune non prevenibile e che richiede immediato trattamento con insulina. Nonostante la rettifica immediata del Ministero, che ha provveduto a inserire un disclaimer esplicativo all’interno dello spot, questa vicenda dimostra come purtroppo in Italia sia ancora poca l’attenzione in questo campo, a partire dall’informazione che dovrebbe essere esatta, completa ed efficace.


Fonti
Sito del Ministero della Salute: https://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_6_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=campagne&p=dacampagne&id=122