Agli Spedali Civili di Brescia corrono buone notizie per chi è affetto dal diabete di tipo 2: si possono infatti iniziare alcune terapie fisiche effettuate da personale laureato in Scienze Motorie e supervisionate da personale medico specializzato ad accesso agevolato. Tariffe ad hoc per usufruire di un servizio che ha benefici tangibili nella salvaguardia dello stato di salute del paziente. Il progetto si è concretizzato grazie alla collaborazione tra il Servizio di Medicina dello sport e dell’esercizio, diretto dal Prof. Deodato Assanelli, la U.O. Diabetologia, diretta dal Dr. Umberto Valentini, la U.O. Recupero e Rieducazione Funzionale, diretta dalla Dr.a Caterina Sottini e l’Associazione Diabetici della Provincia di Brescia.
Questo piano di attività motorie, utili proprio perché – come mai ci si stanca a ripetere – l’attività fisica è uno dei capisaldi della “terapia” per vivere bene con il diabete, viene proposto ai pazienti che afferiscono all’U.O. di Diabetologia degli Spedali Civili o agli Ambulatori del Presidio di Montichiari. I pazienti scelti devono avere i criteri previsti dal protocollo ed essere motivati ad andare in palestra con costanza per tre volte alla settimana e per almeno sei mesi. Un percorso impegnativo quindi, ma che non lascia dubbi sulla sua validità. La prima parte del percorso prevede la valutazione medica e funzionale del Medico di Medicina dello Sport accompagnata da alcuni esami. Escluse le controindicazioni, il Medico prescrive il miglior trattamento e indirizza il paziente allo specialista laureato in Scienze Motorie affinché gestisca le attività, confrontandosi costantemente con il Medico dello Sport.
Il diabete di tipo 2 è legato in un rapporto di causa-effetto con stili di vita, alimentazione e attività fisica. Le complicanze del diabete risiedono spesso non solo in una scarsa adesione alla terapia farmacologica, ma soprattutto a sovrappeso mantenuto, sedentarietà eccessiva e alimentazione scorretta, magari ricca di zuccheri semplici e grassi. I ricoveri in ospedale possono farsi frequenti e questo diminuisce la qualità di vita e aumenta i costi sanitari. L’attività fisica è quindi paragonabile a una terapia – come può essere il farmaco – da assumere in modo costante e sotto la supervisione di una figura professionale qualificata, che sappia capire quali siano le attività più idonee per quel paziente.
Le palestre dove si svolgono l’attività sono: due presso gli Spedali Civili di Brescia, una presso il Presidio Ospedaliero di Montichiari (via Ciotti 154, Montichiari, orario 16.30-19.30, lun/mer/ven), una presso il Presidio ambulatoriale Nikolajewka (via Nikolajewka 13, Brescia, orario 18-20, lun/mer/ven), tre presso il CUS Universitario a Brescia (orario 8-12 lun/mer/ven). Il costo? 160 euro per la valutazione clinico-funzionale ai quali vanno aggiunti 50 Euro al mese per l’attività in palestra.
Coloro che fossero interessati ad iniziare questo percorso e che sono motivati a continuarlo per almeno sei mesi, possono recarsi anche dal proprio Medico di Medicina Generale o Diabetologo, che dovrà compilare la scheda sintetica nella sua prima parte (riguardante i dati del paziente) da inviare alla segreteria della Clinica Medica – 2° Medicina, al fax 0303388147 o via mail a palestra.diabetici@libero.it.
Eleonora M. Viganò
Fonte: Bsnews