Anno 22 – n.1
Gennaio-marzo 2005
Attualità
DALLA JDRF UNA GUIDA DI RACCOMANDAZIONI UTILI
Tutti in classe senza problemi
L’autorevole Juvenile Diabetes Research Foundation spiega in un vademecum tutto ciò che devono sapere e fare insegnanti e genitori per rendere serene e tranquille le giornate del bambino diabetico sui banchi di scuola. Quel che serve sono dialogo, corretta informazione e piccole precauzioni quotidiane
Questo giornale ne ha parlato spesso: il bambino diabetico e con lui i genitori incontrano sovente difficoltà nel mondo della scuola, perché l’ambiente non è, in genere, sufficientemente informato e preparato. Di diabete si sa e si parla poco e il corpo insegnante non ha adeguate conoscenze per gestire l’allievo. In realtà, una corretta informazione può fare moltissimo per rendere l’esperienza scolastica serena, proficua e senza disagi. Un autorevole contributo sul tema è stato recentemente elaborato da una delle più importanti organizzazioni no-profit non governative del mondo nel settore della raccolta di fondi per la ricerca sul diabete, la Jrdf, Juvenile Diabetes Research Foundation (nata nel 1970, fino a qualche anno fa nota come Jdf). La Jdrf ha pubblicato infatti un vademecum per il personale scolastico (redatto con la consulenza del professor Geremia Brunetto Bolli dell’Università di Perugia), ricco di utili indicazioni e consigli per i docenti su cosa fare e su cosa è bene sapere quando in classe c’è un bambino con il diabete. Riportiamo in queste pagine la preziosa guida della Jrdf, su “Scuola e Diabete”.
Ditelo all’insegnante
Primo passo fondamentale è chiedere un incontro con gli insegnanti e il direttore prima dell’inizio dell’anno scolastico per informarli sulla patologia. A questo incontro può partecipare anche il medico pediatra, il quale può essere fonte di informazioni e può aiutare i genitori nel comunicare e mediare situazioni conflittuali che si possono verificare. E’ utile avere, inoltre, contatti regolari con gli insegnanti anche durante l’anno scolastico. Devono essere informati anche gli insegnanti di lingua straniera, religione, attività motoria, educazione artistica e gli assistenti del doposcuola eccetera. Vediamo ora tutte le informazioni che i genitori devono dare.
– Informare che il bambino ha il diabete
– Descrivere che cosa è il diabete giovanile e distribuire agli insegnanti opuscoli, guide o manuali sul tema. Rassicurarli che la patologia non è contagiosa e non può essere trasmessa in alcun modo. – Sottolineare che il bambino deve fare il monitoraggio della glicemia attraverso i controlli del sangue, quindi, se è possibile, chiedere la disponibilità dell’infermeria della scuola. Fare presente che tutto avverrà in condizioni igieniche adeguate e che il materiale, una volta utilizzato per il controllo, verrà portato via.
– Spiegare quali sono i sintomi specifici di vostro figlio e quali comportamenti gli insegnanti devono tenere
– Parlare delle ipoglicemie, dei sintomi e del trattamento. Raccomandarsi, quando il bambino ha segni di ipoglicemia, che non sia mai lasciato solo. Spiegare che il trattamento delle ipoglicemie consiste nel fare risalire i valori glicemici entro la norma con l’assunzione di zuccheri semplici. Di solito un bambino grande avverte quando il livello glicemico si abbassa. Se il bambino è più piccolo, invece, bisogna spiegare quali sono i sintomi: tremori, sudorazione, pallore cutaneo, stanchezza, irritabilità o pianto, fame intensa, perdita di concentrazione e confusione mentale e, nei casi più gravi, perdita di coscienza e convulsioni.
– Chiedere agli insegnanti di lasciare libero accesso ai servizi igienici e all’acqua potabile
– Avvertire che, se il bambino vomita, è opportuno contattare subito i genitori o un medico
– Discutere delle attenzioni necessarie durante l’attività fisica con l’insegnante di attività motoria. Se l’esercizio fisico è intenso si potrebbe verificare una diminuzione degli zuccheri sotto il livello normale. Per evitare eccessivi abbassamenti della glicemia è opportuno somministrare uno spuntino a base di carboidrati prima dell’esercizio. E’ importante avere sempre a portata di mano caramelle, bustine di zucchero o bevande zuccherate da assumere nel caso in cui i livelli glicemici scendano a valori troppo bassi. Se, invece, la glicemia è alta (sopra i 240 mg/dl) a questa corrisponde una insulina insufficiente e in questo caso l’esercizio fisico può causare un ulteriore innalzamento della glicemia.
– E’ importante lasciare, oltre ai propri recapiti, anche i numeri telefonici del centro medico o diabetologico più vicino alla scuola nel caso in cui i familiari o il medico non possono essere contattati.
La giusta alimentazione
– Controllare il menù scolastico e consigliare, se opportuno, le correzioni in base alle esigenze di vostro figlio
– Avvertire gli insegnanti che il bambino avrà bisogno di fare una piccola merenda a metà mattina e a metà pomeriggio. In sostanza è necessario mangiare cinque volte al giorno (colazione, pranzo, cena, metà mattina, metà pomeriggio) rispettando orari precisi.
– Informarsi sugli orari del pranzo. Saperlo è utile per calcolare quando fare l’insulina e la merenda del mattino
– Ricordatevi che, se il bambino chiede di mangiare, è meglio assecondarlo soprattutto prima di un’attività fisica o subito dopo.
– Ottenere il permesso affinché il bambino possa consumare gli spuntini in classe.
– Munire il bambino di zuccheri o caramelle e uno snack per i casi di necessità.
Per contatti:
Associazione Jdrf Italia – tel./fax: 06.85300558
sito Internet: www.jdrf.org
e-mail: jdf.italia@tin.it
DA PORTARE SEMPRE NELLA CARTELLA
· zuccheri semplici quali caramelle o succhi di frutta in modo da intervenire in caso di ipoglicemia
· cracker, fette biscottate, un frutto per prevenire le ipoglicemie
· macchinetta per il controllo della glicemia
· istruzioni scritte su come trattare le emergenze
· i numeri diretti dei genitori, del centro antidiabete o dell’ospedale che segue il bambino
CIO’ CHE LA SCUOLA DEVE SAPERE
· Se il bambino chiede troppo spesso di andare in bagno e beve troppo, probabilmente ha una glicemia troppo alta
· Se il bambino chiede di mangiare fuori orario è possibile che la sua glicemia stia scendendo · Se il bambino non risponde a semplici domande o è poco concentrato quasi sicuramente ha la glicemia troppo bassa.
Intervenire in questo caso dandogli: zollette di zucchero o succo di frutta e successivamente facendogli mangiare qualche cracker.