Malattie intercorrenti
Complessivamente i bambini diabetici non si ammalano più frequentemente dei loro coetanei non diabetici. In caso di malattia occorre ricordare che la presenza di un’infezione può aumentare il fabbisogno di insulina ed alterare l’equilibrio delle glicemia, con possibile comparsa di corpi chetonici nell’urina. Le eventuali malattie vanno combattute su un doppio versante: su quello del diabete e su quello della malattia intercorrente.
Sul fronte del diabete, il cardine è dato dal fatto che l’iniezione di insulina non va mai sospesa, inoltre va compensata la perdita di liquidi e sali per mantenere inalterata la capacità di filtrazione del rene. Se vi sono segni e sintomi di chetoacidosi è prudente ricorrere alle cure ospedaliere.
Sul fronte della malattia intercorrente è da segnalare come non sia controindicato l’uso di antipiretici (aspirina, paracetamolo), né quello di antibiotici in compresse o capsule. Attenzione, però, agli sciroppi a contenuto zuccherino.
Vaccinazioni
Le vaccinazioni non pongono particolari problemi al giovane diabetico. A quelle obbligatorie come poliomielite, difterite, tetano ed epatite B, è prudente aggiungere anche la vaccinazione contro morbillo, parotite e rosolia, oltre a quella anti-influenzale ogni anno.
Ipoglicemia
Cercare di prevenirla evitandone le cause (errori nel calcolo delle dosi di insulina, alimentazione scarsa, sforzo fisico imprevisto, ecc.) e riconoscendone i sintomi: pallore, sudorazione, fame, gambe malferme, dolori addominali, disturbi della vista, sonnolenza, turbe del comportamento, convulsioni, perdita di conoscenza. Se l’ipoglicemia non è grave, occorre far interrompere qualsiasi attività al bambino e farlo coricare, somministrandogli 3 zollette di zucchero, eventualmente sciolte in poca acqua. È utile anche controllare la glicemia stessa ogni 15 minuti e somministrare carboidrati complessi (pane, pasta, riso) per ripristinare le riserve e stabilizzare la glicemia stessa.
Se l’ipoglicemia è grave occorrerà invece iniettare glucagone (1mg o 0,5 mg nel bambino con età inferiore a 5 anni), far ingerire appena possibile 3 zollette di zucchero, combattere il vomito che frequentemente segue l’impiego del glucagone somministrando bevande zuccherate, fredde, a piccoli sorsi, ogni 5-10 minuti.
Iperglicemia al mattino
Occorre controllare la glicemia fra le 2 e le 3 del mattino: se la glicemia è elevata conviene aumentare la dose di insulina intermedia della sera, se la glicemia è normale l’iperglicemia del risveglio è dovuta al “fenomeno-alba” e sono possibili tre alternative:
a) usare un’insulina ad azione più ritardata;
b) ritardare l’iniezione di insulina intermedia della sera al momento di coricarsi;
c ) usare un microinfusore sottocutaneo di insulina (solo per adolescenti motivati).
Se le glicemia notturne sono basse si tratta del fenomeno Somogyl: la soluzione in questo caso sta nel diminuire la dose di insulina intermedia della sera.
In ogni caso, è opportuno richiedere l’intervento del pediatra curante quando:
– si verificano ripetuti episodi di vomito nell’arco delle 6 ore;
– si hanno più di 5 evacuazioni diarroiche nella giornata;
– si ha febbre persistente > 38 C- nelle ultime 24 ore;
– si misurano glicemie > 400 mg/dl confermate 3 volte nell’arco di 6 ore;
– si hanno glicosuria e chetonuria persistenti, nonostante l’iniezione di dosi estemporanee di insulina ad azione rapida;
– si verifica poliuria;
– si ha calo ponderale, anche se modesto;
– si ha alterazione dello stato di vigilanza.