Iniezioni senza dolore

Educazione
PER RIDURRE AL MINIMO IL DISAGIO
Iniezioni senza dolore
La sensazione dolorosa causata dalla puntura può rendere pesante per il paziente il rispetto della terapia insulinica. E’ opportuno scegliere aghi sottili che permettano una somministrazione più confortevole
Seguire scrupolosamente la terapia prescritta è un cardine fondamentale nella buona gestione del diabete. Non sempre però, come segnalano molti diabetologi, è facile ottenere subito e completamente quella che si chiama la compliance del paziente, cioè la sua piena adesione al programma terapeutico. Tra gli ostacoli vi è indubbiamente l’iniezione di insulina, da ripetersi più volte nella giornata, sempre nel caso di diabete di tipo 1 e spesso anche nel tipo 2. Al di là della fobia irrazionale che molti hanno nei confronti delle siringhe, vi è un oggettivo problema di sensibilità al dolore. Si tratta infatti di pungersi regolarmente, tutti i giorni, una parte del corpo, possibilmente cambiando periodicamente il punto, per iniettare il farmaco: esiste il rischio che il dolore possa indurre il paziente a non rispettare rigorosamente il regime delle somministrazioni di insulina. Questo però non deve mai succedere, perché, per funzionare efficacemente, la terapia insulinica deve essere osservata con assoluto scrupolo.
Invitare il paziente a “sopportare il dolore” o a “farci l’abitudine” o a “farsene una ragione, perché la puntura è poca cosa rispetto alle conseguenze di un diabete mal curato” non basta. E’ importante che il diabetologo o l’infermiere del team comprendano il problema della persona e la aiutino a scegliere un ago che non faccia male o che riduca al minimo la cosiddetta dolorabilità. Oggi si trovano aghi per siringa di diverse dimensioni e di vario grado di sottigliezza. Per quanto riguarda la specifica questione del dolore, occorre tenere presente quale sia il diametro dell’ago: minore è questa grandezza, più fine è l’ago, minore è il disagio che si prova nell’iniezione. Il diametro si misura in G (gauge): le siringhe possono avere aghi con diametro di 29,  30 o – da poco disponibili in commercio- 31 G. In base a queste unità di misura, maggiore è il numero di G, minore è il diametro e quindi la dolorabilità dell’iniezione. Pertanto, al diabetico che abbia sensibilità al dolore della puntura sarà opportuno consigliare un ago più sottile, da 31 G, in grado di ridurre al minimo la forza necessaria alla penetrazione nel tessuto cutaneo e quindi la sensazione dolorosa, garantendo però al contempo il corretto flusso dell’insulina e dunque l’assunzione del dosaggio previsto.
Per quanto riguarda le combinazioni ago-volume nelle siringhe, gli aghi da 29 G sono disponibili in formati da 0,5 e 1 ml, quelli da 30 G da 0,3, 0,5 e 1 ml, quelli da 31 G da 0,3 e 0,5. La lunghezza varia invece dagli 8 ai 12,7 millimetri. Sarà poi compito del medico suggerire la combinazione ideale secondo le caratteristiche del singolo paziente e della sua specifica terapia.