Nuove linee guida per la terapia del diabete di tipo 1: l’importanza della tecnologia

L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha approvato le nuove linee guida sulla terapia del diabete di tipo 1: una novità di fondamentale importanza non solo per il lavoro di medici e professionisti sanitari, ma anche per la quotidianità di persone con diabete, familiari e caregiver, che vedono finalmente aggiornate le ultime indicazioni sulla gestione di questa patologia cronica, con particolare attenzione verso il ruolo delle nuove tecnologie

Le “Linee guida sulla terapia del diabete mellito di tipo 1”, pubblicate lo scorso 16 marzo all’interno del Sistema Nazionale delle Linee Guida (SNLG), sono state messe a punto unitamente dall’Associazione Medici Diabetologi (AMD), la Società Italiana di Diabetologia (SID) e la Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (SIEDP)
In un comunicato stampa congiunto, i rappresentanti delle tre associazioni hanno dichiarato che “le nuove linee guida rappresentano una rivoluzione scientifica, metodologica e culturale che, diversamente dai precedenti ‘Standard di cura’ del 2018, conferisce un ruolo determinante alle tecnologie e al loro corretto utilizzo per una maggiore efficacia clinica della terapia, parametrando la scelta del device a specifici criteri clinici, e per una maggiore sostenibilità, determinata da una coerente allocazione delle risorse economiche”. 

In particolare, le nuove direttive raccomandano per le persone con diabete mellito di tipo 1 scompensato (o con ipoglicemie severe) l’utilizzo di sistemi di monitoraggio del glucosio in continuo real-time, e dichiarano che i sistemi di microinfusione dell’insulina, in alcuni casi dotati anche di automatismo, sono da preferire rispetto alla terapia standard con iniezioni sottocutanee

Questi nuovi standard per la terapia del diabete di tipo 1 “rappresentano uno strumento estremamente concreto – supportato dai dati esistenti in letteratura – per rafforzare la pratica professionale quotidiana dei diabetologi italiani”, commentano Graziano Di Cianni, Presidente dell’Associazione Medici Diabetologi, Agostino Consoli, Presidente della Società Italiana di Diabetologia e Mariacarolina Salerno, Presidente della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica. 
“Oltre al ruolo dedicato alle tecnologie, il documento definisce importanti novità legate all’educazione terapeutica e al processo di transizione strutturato dalla diabetologia pediatrica a quella dell’adulto, evidenziando l’importanza di un coordinamento puntuale tra pediatra e diabetologo. Il documento, infine, sottolinea la centralità di altri importanti aspetti di cura legati alla terapia farmacologica e all’opzione del trapianto di isole pancreatiche, nonché agli interventi terapeutici non farmacologici, relativi allo stile di vita, e centrati sulla necessità di un adeguato esercizio fisico e di una sana alimentazione”. 

Anche dalle ultime direttive ufficiali emerge quindi chiaramente come sia sempre più importante il supporto delle nuove tecnologie nella gestione quotidiana del diabete: strumenti che, se utilizzati in maniera corretta e dietro la supervisione del diabetologo, possono assicurare importanti benefici clinici, oltre che migliorare la qualità di vita delle persone con diabete e dei loro familiari, alleviando in parte il peso della patologia.


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