Il Covid aumenta il rischio di diabete in bambini e ragazzi?

Un recente studio americano ha messo in luce un significativo aumento di casi di diabete in bambini e ragazzi con meno di 18 anni nei 30 giorni successivi all’infezione da Covid-19
Lo studio, condotto dai ricercatori dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) e pubblicato nel Morbidity and Mortality Weekly Report, è stato effettuato analizzando i dati sanitari provenienti da due grandi database statunitensi (IQVIA e HealthVerity), relativi al periodo marzo 2020 – giugno 2021.

I dati mostrano un legame significativo tra infezione da Covid-19 e esordio del diabete. Una correlazione che, secondo gli autori dello studio, può essere causata da diversi fattori, ancora da approfondire, come l’attacco diretto del virus nei confronti delle cellule pancreatiche, la maggiore sedentarietà – con relativo aumento di peso corporeo – causata dal lockdown, e la velocizzazione del processo che conduce da una situazione di “prediabete” (condizione che negli USA riguarda 1 adolescente su 5) al diabete vero e proprio. 

Analizzando i dati relativi a centinaia di migliaia di under 18 nel periodo marzo 2020 – giugno 2021, i ricercatori hanno scoperto che nel mese successivo all’infezione di Coronavirus c’è stata un’incidenza maggiore di esordio di casi di diabete, sia di tipo 1 che di tipo 2. In particolare, dallo studio di un campione di 80mila under 18 colpiti da Covid-19 emerge che le diagnosi di diabete sono state 2,6 volte più frequenti rispetto ai coetanei non colpiti dal Coronavirus. Un altro campione, che ha considerato 440mila bambini e ragazzi, ha evidenziato una probabilità di esordio di diabete aumentata del 30%.

Allo stato attuale i ricercatori non sono ancora in grado di affermare se questi elevati livelli di glucosio nel sangue siano una condizione transitoria che andrà a sparire nel tempo o se siamo di fronte a una vera e propria condizione cronica da tenere sotto controllo per tutta la vita, con la possibilità di avere necessità continua di insulina, come succede nel diabete di tipo 1.

In ogni caso, lo studio è un ulteriore motivo a sostegno della necessità di prestare particolare attenzione alla prevenzione del virus anche nei confronti dei più piccoli, e dell’importanza di vaccinare anche bambini e adolescenti idonei a ricevere la vaccinazione.

Lo studio si inserisce all’interno del filone di ricerca che, già dal 2020, analizzava il legame tra infezione da Covid-19 e insorgenza di diabete in soggetti adulti sani. Per indagare più nel dettaglio questa correlazione e comprenderne come poterla arginare, è stato appositamente istituito CoviDiab, un registro globale che traccia i casi di esordio di diabete correlati all’infezione da Coronavirus. Raccogliere quante più informazioni su questo legame potrà aiutare a rispondere a diverse domande, come l’effettiva frequenza con la quale si verifica un esordio di diabete in persone affette da Covid-19, le motivazioni scientifiche che stanno alla base di questa correlazione e se queste alterazioni della glicemia rimarranno presenti a vita o andranno a scomparire dopo un certo lasso di tempo. 

Maggiori analisi future potranno fare maggiore chiarezza su questi punti, che attualmente sono ancora in fase di studio da parte dei ricercatori di tutto il mondo


Fonti

Barrett CE et al. “Risk for Newly Diagnosed Diabetes >30 Days After SARS-CoV-2 Infection Among Persons Aged <18 years” — United States, March 1, 2020–June 28, 2021. MMWR Morb Mortal Wkly Rep. ePub: 7 January 2022.