Settima e ottava tappa

Ritorno verso sud

Data: 29.04.2007/30.04.2007
Luogo: Giapsdaleen
Coordinate: 78°39’35.41’’ N – 17°45’25.17’’ E
Temperatura: – 17 °/ – 4 ° C
Situazione meteo: Sereno il 29/04 – Neve il 30/04
Profilo glicemico: Buono

Note:

Le giornate dei nostri avventurieri passano veloci e la natura svalbaldese inizia ad imprimersi nella mente dei viaggiatori, che come in un fiume in piena si lasciano trasportare dall’ambiente circostante. Possiamo solo immaginare, non sicuramente renderci conto, di cosa possa voler dire svoltare l’angolo e trovarsi in un paradiso silenzioso ed incontaminato. Gli unici rumori che si possono udire in questo bianco limbo derivano dal movimento dei seracchi oppure da violente folate di vento.
Il paesaggio viene a volte “stravolto” dal passaggio di qualche renna, che all’improvviso sbuca all’orizzonte percorrendo qualche metro e poi se ne va, lasciando dietro di sé la quiete più totale.
Mattia & C. stanno tutti molto bene e sono in piena sintonia con l’ambiente circostante, contenti e soddisfatti di quanto compiuto sinora.
La settima tappa, percorsa il 29/04, è stata caratterizzata da una giornata soleggiata nella quale i ragazzi hanno puntato verso nord, raggiungendo il punto massimo della spedizione in termini di latitudine.
Giunti all’altezza di 823 mt, hanno effettuato un ampio giro panoramico in quota, dove le temperature si sono mantenute attorno a 17/18 gradi sotto lo zero.
Le giornate successive prevedevano l’ascesa della cima principale delle Svalbard; purtroppo le difficili condizioni climatiche sopraggiunte in serata (neve abbondante) hanno stravolto l’itinerario in programma, facendo puntare i nostri viaggiatori verso sud.

L’ottava tappa (30/04): percorsi 21,5 chilometri sotto neve abbondante, temperatura -4°C, accampamento a 54 mt sul livello del mare. Tragitto caratterizzato dalla percorrenza di un’ampia valle ondulata, tipicamente chiusa tra pareti rocciose ripide e scoscese. Per quanto concerne il profilo glicemico di Mattia, il suo corpo ha ormai acquisito una certa routine quotidiana in termini di assunzione di bassa insulina giornaliera, con decrementi che si sono attestati ad un -65% rispetto al normale.

Tuttavia il fabbisogno di insulina è aumentato nelle ultime 48 ore, soprattutto per il ritmo minore imposto dalla spedizione.
I ragazzi si sono infatti maggiormente soffermati nell’ammirazione dei paesaggi; Gabriele con grande abilità sta scattando mirabili fotografie; Ivan e Pietro scrutano abilmente l’ambiente circostante utilizzando gli strumenti in loro dotazione; Marco e Giacomo attentamente vigilano con i fucili sulla possibilità di avvistamenti di orsi polari, timidi abitanti di questi ambienti ostili.

Ed infine Mattia, che tiene costantemente controllati e confrontati i propri valori ematici. Dalla raccolta dei dati sarà poi possibile risalire ad una “storia glicemica” dalla quale ricavare risultati importanti per la gestione dell’insulina in condizioni estreme. Per ora è completamente soddisfatto dell’esperienza fin qui acquisita, soprattutto in termini di gestione del proprio corpo durante gli intensi sforzi delle traversate con gli sci ai piedi. Mattia sta andando però oltre alla semplice registrazione di freddi dati; oculatamente prende nota delle sensazioni vissute durante questo viaggio e le sue riflessioni lo stanno aiutando a comprendere meglio il proprio corpo, la propria mente, il proprio io.