Sono una diabetica di 60 anni in terapia con tre compresse al giorno di ipoglicemizzanti. Posso correre il rischio di andare incontro ad una ipoglicemia?
L’abbassamento dei valori di glucosio a livelli inferiori al normale si verifica più frequentemente nei diabetici trattati con insulina, ma si può avere anche nei soggetti che assumono pastiglie. Spesso una dose sbagliata di insulina o ipoglicemizzanti orali, oppure un eccessivo consumo di energia e di glucosio in conseguenza di uno sforzo fisico e muscolare non previsto e non controbilanciato dall’assunzione di alimenti, oppure ancora il mancato rispetto dell’orario dei pasti, sono le cause che possono provocare ipoglicemia.
Se la ipoglicemia è avvertita in fase iniziale, si può ricorrere alla semplice somministrazione di glucosio per bocca, per esempio acqua e zucchero o altri zuccheri a rapido assorbimento.
Nei casi più gravi, in cui si è avuta perdita della coscienza, è necessario somministrare il glucosio endovena e, per fare questo, occorre l’intervento del medico. In alternativa il medico può praticare una iniezione di glucagone, cioè dell’ormone prodotto dal pancreas che ha azione iperglicemizzante e cioè contraria a quella dell’insulina. Se l’ipoglicemia è dovuta a eccesso di introduzione di ipoglicemizzanti orali, è più difficile da trattare perché questi farmaci rimangono in circolo per parecchio tempo: occorre perciò portare il paziente all’ospedale il più presto possibile.