Undicesima e dodicesima tappa

Data: 01.05.2007/02.05.2007
Luogo: Boltenbreen
Coordinate: 78°29’43.51’’ N – 17°09’20.14’’ E
Temperatura: – 4 ° C
Situazione meteo: Sereno – Variabile
Profilo glicemico: Discreto

Note: Spiagge…ghiacciate!

“..siamo stanchi ed infreddoliti, ma esaltati per quello che abbiamo fatto..”

Al telefono la voce è fiacca e roca. La chiamata, come al solito della durata di pochissimi minuti, racchiude parole forti ed intense, che contrastano col tono di voce. In sottofondo qualcun altro che parla. Si intuisce che stanno discutendo circa cosa mangiare per cena.. Beh, immaginiamo che le pietanze non siano quelle proprie del GRAN HOTEL DI RIMINI. Probabilmente la solita zuppa calda, se fortunati con pezzi di grana a scaglie. Mattia esprime al telefono gioia e felicità. Sono arrivati all’ultimo campo. Domani, come da accordi presi prima della partenza, passeranno delle motoslitte a caricare i pesanti bagagli. Ed i ragazzi termineranno questa affascinante avventura.

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La giornata del 03/05 è stata l’ultima fase di viaggio nella quale la spedizione ha potuto godere di traversate sci-alpinistiche, senza il trascinamento della slitta al seguito. Mattia&C. hanno salito tre cime che racchiudono il Boltenbreen, godendo appieno delle splendide discese in neve farinosa che questi pendii offrivano.
La nottata è trascorsa insonne per Mattia, che ha dovuto affrontare una situazione glicemica difficile. Durante la prima parte della spedizione le traversate prevedevano l’avanzamento con tutti i bagagli al seguito; durante i giorni trascorsi al campo base del Boltenbreen, invece, la riduzione dell’attività fisica ha influito sulla quantità di insulina giornaliera. Mattia ha così aumentato la somministrazione di insulina, andando però oltre le aspettative. Risultato: nottata passata in “IPO”, con i noti sensi di fiacchezza e di reazione lenta che caratterizzano questa fase.

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Il giorno successivo le condizioni metereologiche sono andate peggiorando e già dal mattino i ragazzi hanno dovuto avanzare (trasportando i 50 kg. della propria slitta) contrastati da improvvise nevicate e da un gelido vento proveniente da est. Il percorso è stato caratterizzato da una prima parte (7 chilometri) in leggera discesa, che ha condotto la spedizione attraverso un’ insenatura da dove si apriva un’ampia baia. Da lì hanno poi proseguito sul mare ghiacciato (altro che spiagge assolate!) per circa 16 chilometri, sino a giungere finalmente a destinazione. Il vento ha percosso i corpi dei nostri avventurieri sino all’ultimo campo. Solo in tarda serata il vento è andato via via calando, accompagnato dall’ingresso di un pallido sole, che come un personaggio di teatro entra in scena giusto in tempo per l’ultimo atto.