18-19/7/04 Warning

18-19/7/04 Warning

Ebbene si, ci siamo beccati un richiamo di pericolo, un warning insomma!
Mi riferisco a noi derelitti dei campo base in Karakorum: quelli del K2, del Broad Peak, dell’Hidden Peak e dei Gasherbrum II e IV. Solitamente il warning è un energico richiamo di allerta emesso da organi super partes/sovranazionali nei confronti di quegli stati che non si conformano a parametri e vincoli internazionalmente costituiti e rispettati. Il warning in questione invece nulla ha a che vedere in quanto è stato lanciato via internet dal sito www.everestnews.com, riferentesi alle pessime condizioni meteorologiche che imperversano sulla catena montuosa del Karakorum in questi due giorni. Ci risiamo, di nuovo a parlare di mal tempo. C’eravamo lasciati con le ultime news nelle quali parlavamo di una finestra di tempo decente dal 21 al 24 luglio. Mal ci colsero queste previsioni che hanno alimentato immediatamente vanagloriose speranze. Già stamattina le nuove previsione del tempo hanno ridimensionato il tutto sia in termini qualità che di durata: si parla infatti di due giorni, il 23 e 24, con ampie schiarite ma in ogni caso con forti venti sopra i 7500 metri di quota.
Si discuteva oggi a pranzo, tutti rannicchiati nella tenda mensa con il morale alle corde, un po’ nervosi e mal disposti ad ascoltare opinioni diverse dalle proprie, come organizzarci per la settimana entrante che sarà in ogni caso decisiva circa la possibilità concreta di salire questo, fin’ora, inaccessibile 8000.
Momenti delicati che rischiano di ledere ambizioni individuali a scapito di un successo di gruppo: se ci sarà un unico tentativo chi di noi avrà la priorità a salire? Considerato che ci sono 3 posti in tenda per ciascuno dei 3 campi, chi di noi 8 partirà? Parlo di 8 e non di 9 componenti poiché Alberto, pur facendo parte del gruppo, è indipendente quanto a logistica e tempi di salita potendo contare anche sulla collaborazione di un portatore d’alta quota. Dilemma che troverà in breve una soluzione. L’alpinista in quanto tale è per natura determinato e caratterizzato da una giusta dose d’egoismo, peculiarità quest’ultima che nella fase critica di un viaggio collettivo va a cozzare con l’interesse comune, con una scelta di selezione e scrematura condizionata da fattori esterni avversi. Ognuno gioca la sua parte ed il capo spedizione, proprio per il ruolo che ricopre, deve porre la parola decisiva, ma tutto si complica se ci si trova tra amici in un gruppo affiatato. L’aria che si respira qui al campo base però, seppur povera d’ossigeno, è ancora più che respirabile, serena se non ilare e sufficientemente onesta e solidale. Da domani e per tutta la settimana prossima i collegamenti si affievoliranno poiché parte di noi sarà impegnata in alto sulla montagna e soprattutto perché la spedizione neo-zelandese, alla quale ci appoggiamo per l’invio delle news, salirà in massa verso l’alto non potendo così garantire alcun collegamento.

Inshallah.

ADIQ